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Toscana, castagne in calo del 40 per cento

Sui banchi di negozi e mercati sono arrivate le prime castagne. La Toscana è una regione ricca di boschi con 1.055.000 ettari, pari al 47% del territorio regionale, in prevalenza di cerro (240.000 ettari) e poi quelli a prevalenza di castagno sono i più diffusi (177.000 ettari). La Toscana è saldamente al quarto posto nella produzione nazionale di castagne con il 10% dopo Campania, Calabria e Lazio.

Alla domanda qual è lo stato della castanicoltura toscana, la risposta è certa: siamo sulla via della guarigione. In effetti dopo cinque anni di guerra, l'antagonista, ovvero il Torymus sinensi, si può dire che in linea di massima abbia sconfitto il Cinipide galligeno, killer che ha fatto strage di castagni, negli anni scorsi. Nei boschi del Mugello, della montagna pistoiese e di Caprese Michelangelo (in provincia di Arezzo), della Lunigiana e della Garfagnana, sul monte Amiata le castagne sono tornate.

"Con le gelate primaverili e la siccità estiva e la presenza degli ungulati la produzione di marroni e castagne quest'anno registra un calo del 40%, ma la qualità sarà ovunque di ottimo livello – dice Tulio Marcelli Presidente di Coldiretti Toscana – con quotazioni in aumento: dai 4.5 ai 5.5 euro al kg all'ingrosso fino ad arrivare a 7 euro al kg al consumatore finale. E' ormai un ricordo l'anno orribilis 2014, quando si è toccato il minimo storico dall'Unità d'Italia.".

"La lotta al cinipide – continua Marcelli – si è dimostrata adeguata e dopo gli anni orribili con la produzione che si è progressivamente ridotta fino all'azzeramento, i primi segnali sono incoraggianti anche se sono lontani i bei tempi in cui i castagneti da frutto della Toscana regalavano fino 24mila tonnellate fra marroni e castagne".

"Il castagno – sottolinea il Direttore di Coldiretti Toscana Antonio De Concilio - riveste un ruolo importante in molte aree collinari e montane della nostra regione. Nel suo complesso, il comparto ha altresì una rilevanza economica notevole in Toscana: su di una superficie di 33.000 ettari, di cui 16.000 ettari coltivati con castagni da frutto, si ottengono quasi 200 mila quintali di castagne per una PLV media annua di oltre 90 milioni di euro".

Un modo per tutelare l'alta qualità della produzione made in Italy che conta ben quindici prodotti a denominazione di origine legati al castagno dei quali ben cinque si trovano in Toscana e sono il Marrone del Mugello Igp, il Marrone di Caprese Michelangelo Dop, la Castagna del Monte Amiata Igp, la Farina di Neccio della Garfagnana DOP e la Farina di Castagne della Lunigiana DOP.
Data di pubblicazione: