Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Dati Ismea dal 25 settembre al 1 ottobre 2017

Aumento delle quotazioni per melanzane, pomodori, peperoni e zucchine

L'ultima settimana di settembre si è conclusa con un ulteriore aumento delle quotazioni per melanzane, pomodori, peperoni e zucchine. Stanno terminando infatti molti cicli produttivi e l'offerta immessa sul mercato non riesce a soddisfare le richieste della domanda. Positivo anche il mercato delle carote, grazie a una domanda propensa al consumo. In regressione invece i listini per indivia, radicchio e fagiolini.

Ortaggi a foglia: confermato l'andamento flessivo delle quotazioni per indivia e radicchio. Per l'indivia aquilana la limitata offerta, dal profilo qualitativo non sempre soddisfacente, ha suscitato uno scarso interesse da parte della domanda e le contrattazioni si sono concluse sulla base di prezzi tesi al ribasso. Per il radicchio invece la regressione dei listini è da attribuire esclusivamente alla maggiore offerta immessa sul mercato. Solo sulla piazza di Brontolo si è osservato un rialzo delle quotazioni per la varietà tipo Chioggia grazie a una domanda propensa all'acquisto. In aumento i listini della lattuga. Tale andamento si è osservato principalmente per la tipologia gentile di origine veneta, la cui offerta è risultata inferiore alle richieste della domanda.

Carote: confermato l'andamento mercantile della precedente settimana. Gli scambi sono avvenuti a ritmi costanti grazie a una domanda attiva e un'offerta regolare; le contrattazioni si sono concluse sulla base di valori tesi al rialzo.

Peperoni: ancora un rialzo dei prezzi medi all'origine per questo prodotto. Si vanno progressivamente assottigliando i quantitativi immessi sul mercato mentre la domanda è risultata stabile. Gli scambi sono avvenuti a ritmi vivaci e le contrattazioni si sono concluse sulla base di listini in aumento.
 
Fagiolini: in lieve flessione i listini. I maggiori decrementi hanno interessato gli areali veronesi a causa dell'aumento dei volumi immessi sul mercato, dopo il momentaneo calo produttivo della settimana precedente. Al centro-sud invece, ad eccezione del salernitano, l'offerta è risultata in linea con la domanda e le contrattazioni si sono concluse sulla base di valori stabili. Per il prodotto di origine salernitana, l'offerta dal buon profilo qualitativo è stata oggetto di un buon interesse da parte della domanda e le contrattazioni si sono concluse sulla base di prezzi tesi al rialzo.

Pomodori: sono oramai arrivati a termine molti cicli produttivi, in particolare negli areali precoci del sud, mentre continua la commercializzazione gli areali più tardivi del nord. Le limitate quote di prodotto immesse sul mercato sono state oggetto di una buona richiesta e i listini hanno teso al rialzo.

Zucchine: ancora un rialzo per le quotazioni di questo prodotto ortivo. Confermato infatti l'andamento del mercato già osservato le scorse settimane. I limitati quantitativi offerti sono risultati insufficienti rispetto alle richieste. Gli scambi sono avvenuti a ritmi sostenuti e con prezzi tesi al rialzo.

Melanzane: l'aumento delle quotazioni è attribuibile esclusivamente all'andamento del mercato per la tipologia tonda di origine veneta, la cui campagna di commercializzazione si sta avviando a conclusione. I pochi quantitativi offerti, dal buon profilo qualitativo, sono stati facilmente compravenduti e i listini hanno teso al rialzo. All'opposto per il prodotto di origine pugliese si è osservato un calo delle quotazioni dovuto a una domanda poco attiva. Senza variazione di rilievo invece il mercato della tipologia lunga e ovale, le cui contrattazioni si sono concluse sulla base di prezzi medi stabili.
Data di pubblicazione: