Reti protezione frutteti: ecco i criteri su come sceglierle
In ogni caso, la prima domanda che sorge quando si parla di reti è: che durata hanno? "Non esiste una risposta univoca - rispondono gli esperti dell'azienda Valente Pali - perché le situazioni di utilizzo sono le più disparate. Possiamo però avere delle indicazioni importanti in base alla tabella di riferimento dell'effetto della radiazione solare sulla terra, valutata annualmente in KLangley (kLy/anno), e responsabile del deterioramento della plastica. Tale tabella fa parte della norma UNI EN 13206 che definisce gli standard del film plastico in polietilene per serre".
Come si nota qui sopra, le zone di colore rosso sono le più esposte, mentre quelle di colore azzurro sono le meno esposte. Ovviamente le zone di coltivazione sono mediamente collocate in aree di colore variabile tra il verde e l'arancione.
"Le reti Valente cominciano ad avere, tra i parametri tecnici, anche l'indicazione dei kLy di resistenza prima del deterioramento irreversibile del polietilene, utile per avere una stima orientativa circa la durata del materiale".
Per quanto riguarda il colore, da sempre il polietilene usato per la rete è di colore nero, grazie all'additivo (carbon black) che viene inserito in fase di produzione del monofilo. Questo materiale è ancora il migliore da utilizzare, in quanto riassume i benefici positivi della copertura con la capacità di durata nel tempo, che è la più lunga in assoluto (minimo 10 anni di vita, con punte che arrivano addirittura a 20 anni). La controindicazione nell'uso della rete di colore nero è che, con l'ombreggio medio del 15%, si ha un ritardo di maturazione della frutta intorno ai 4-7 giorni.
Ovviamente si è tentato di trovare una soluzione che potesse garantire un periodo di raccolta adeguato, ma con una durata della rete superiore. Si è quindi sperimentata la rete "bianca" o meglio definita come "kristal" (rete trasparente con tono azzurro o verde, a seconda del tipo di stabilizzante UV utilizzato); ma, a fronte di risultati migliori nell'epoca di maturazione, la durata del materiale è decisamente inferiore (max 5 anni, dopo un rapido e inevitabile degrado).
"Altri colori sono poi stati provati, ma senza grandi risultati, tranne che nel caso della rete gialla, che sembra migliori la situazione agronomica e di conseguenza la qualità del frutto (es. oltivazione del kiwi a polpa gialla). Diciamo "sembra" perché la soluzione è sul mercato da poco tempo e quindi un vero test qualitativo lo si potrà avere solo tra qualche anno, tenendo presente anche la durata sia della plastica sia della relativa pigmentazione".
La scelta delle reti protettive va quindi pensata in funzione delle problematiche che si devono affrontare preferendo, considerata la loro affidabilità, reti di colore nero. Si deve anche fare attenzione alle dimensioni della maglia e del monofilo utilizzato e richiedere sempre schede tecniche esplicative del prodotto che si va ad acquistare.
Negli impianti si usa la rete a giro inglese. Si tratta di monofilo in polietilene che viene posizionato in trecce di fili parallele, incrociate con un monofilo che passa perpendicolarmente alle trecce stesse, in modo da formare dei fori rettangolari (di opportune dimensioni) in grado di bloccare la grandine, gli insetti, il vento.
Si usa il giro inglese, anziché altre tipologie di tessitura, perché questo prodotto garantisce un rapporto di resistenza/costo ideale per l'utilizzo richiesto.
"Un po' di attenzione - concludono gli esperti Valente – e il farsi consigliare da persone competenti e con molta esperienza nel settore, eviteranno spiacevoli sorprese. Valente offre la propria consulenza a tutto tondo per garantire l'acquisto migliore".
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