Florida: i produttori di pompelmo valutano la furia di Irma
"Ovunque le persone hanno perso il 25-40% delle coltivazioni" ha dichiarato Dave Brocksmith di Vero Beach, sede della Seald Sweet International in Florida. Brocksmith evidenzia che delle tre aree di produzione di pompelmi, due sono fonte di maggiori preoccupazioni (contee di River e Gulf), per via dei grossi quantitativi di pompelmi normalmente prodotti qui.
Piantagione di pompelmi. Autore della foto: FDOC
"Per quanto ne so, ogni singola piantagione nel Paese è stata attraversata dalla tempesta in modo più o meno grave" ha aggiunto David Haller della Premier Citrus Packers di Vero Beach, Florida.
Gli effetti nella contea di Gulf
Nella contea di Gulf, sopra la quale è proprio esploso l'uragano con venti superiori alle 100 miglia orarie per diverse ore consecutive, la situazione è decisamente più grave. "Sono andate perse il 50-70% delle coltivazioni di pompelmi" ha detto Brocksmith.
"La regione dovrebbe presentare le problematiche maggiori per i danni causati dal vento, seguita dalla regione continentale e, infine, da quella dell'Indian River - ha aggiunto Haller - Il peggior problema che abbiamo dovuto affrontare è stata la pioggia".
Intanto la Bartow, sede del Florida Department of Citrus (FDOC), ha constatato che è ancora troppo presto per avere una quadro completo dei danni, ma le prime stime sull'impatto che l'uragano ha avuto sulla produzione di pompelmo in Florida parlano di perdite superiori al 50%. Per quanto riguarda la produzione di agrumi in generale, in Florida le stime parlano di una quantità di alberi con frutti caduti al suolo che varia dal 30 al 70%, a seconda della regione.
Le esportazioni ne soffriranno
Nel complesso, Brocksmith crede che le esportazioni potrebbero incassare qualche colpo quando si tratterà di gestire la carenza di prodotto. Benché la Seald Sweet abbia preventivato 300mila confezioni di frutta tra esportazioni e distribuzione locale, ne confezionerà qualcosa come 50.000-70.000, meno della metà della stima iniziale. Coloro che ricevono i pompelmi prodotti in Florida sono tendenzialmente nazioni quali Giappone, Corea del Sud, Taiwan, Francia, Gran Bretagna, Belgio e Germania.
Un'ulteriore complicazione è data dal fatto che produttori come Seald Sweet e Premier Citrus erano quasi pronti a raccogliere i frutti. "Eravamo proprio sul punto di cominciare - ha affermato Brocksmith - Avremmo raccolto i frutti quella stessa settimana o quella successiva. Non abbiamo potuto raccogliere o confezionare nulla in anticipo".
Ulteriori preoccupazioni
Mentre le perdite sul raccolto rappresentano la preoccupazione più immediata, Brocksmith ne segnala anche l'effetto a lungo termine: "Siamo preoccupati della mortalità degli alberi - ha affermato - Nell'area di produzione della contea di Gulf c'è moltissima acqua stagnante". Le preoccupazioni aumentano notevolmente quando un albero sta in acqua per un periodo di 50-96 ore, "e questi alberi sono stati in acqua molto più di 96 ore. Sappiamo che ci saranno dei danni ma non sappiamo quanto gravi". "Le piante così indebolite continueranno a perdere frutti" ha aggiunto il direttore esecutivo della FDOC, Shannon Shepp.
Effetti sui prezzi
Non c'è da stupirsi che si parla già di far lievitare i prezzi dei pompelmi prodotti in Florida. "Non vogliamo spaventare le persone, ci sarà disponibilità di pompelmi - ha spiegato Brocksmith - ma saranno molti di meno, e quindi costeranno di più".
A inizio stagione i pompelmi cominciano tradizionalmente con frutti di qualità super premium, che diminuiscono notevolmente nell'arco di 3-4 settimane. "Quest'anno la domanda sarà decisamente superiore all'offerta e i clienti dovranno pagare prezzi notevolmente maggiori per l'intera stagione".
Per maggiori informazioni:
David Brocksmith
Seald Sweet International
Tel.: +1 772 569 2244 x238
Email: [email protected]
Web: www.sealdsweet.com
David Haller
Premier Citrus Packers
Tel.: +1 772 778 8403
Email: [email protected]
Web: premiercitruspackers.com
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