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Kiwi: le quantita' in Veneto sono in calo di un terzo

La gelata della scorsa primavera e le fitopatie, più la cimice asiatica, avranno un impatto pesante sul raccolto di kiwi a Verona e in Veneto, ma il prezzo di vendita potrebbe salire. La produzione stimata per il 2017 in regione è di 35.761 tonnellate, il 33% in meno del 2016, a Verona sarà di 26.155 tonnellate il 36% in meno del 2016.



E' quanto è emerso nel convegno "Stime di produzione e commercializzazione", organizzato dalla Camera di Commercio di Verona, il 26 settembre 2017, e moderato dal vice segretario generale della Camera di Commercio, Riccardo Borghero, che ha sottolineato quanto stia crescendo il comparto ortofrutta nel commercio estero. "L'ortofrutta ha esportato 325 milioni di euro nel I semestre di quest'anno, l'8,7% in più dello scorso anno. I mercati esteri sono uno sbocco sempre più alternativo al meno vivace mercato interno per le aziende veronesi. Ricordo che la Camera di Commercio ha stanziato dei contributi per l'internazionalizzazione e il bando è ancora aperto: i termini per presentare domanda scadono tra qualche giorno".



A fare gli onori di casa sono intervenuti il componente di Giunta dell'ente, Claudio Valente, il consigliere della Provincia di Verona, Francesco Bonfaini, e il direttore del Consorzio di tutela del kiwi, Fausto Bertaiola.

"Il kiwi è una produzione molto importante per la nostra provincia – ha spiegato Valente – che incontra difficoltà per l'attacco di patogeni vegetali, il cancro e l'asfissia radicale, e animali, la cimice asiatica. La produzione è diminuita principalmente per la gelata di questa primavera, ma questo darà soddisfazioni sul fronte della commercializzazione: è previsto, infatti, un aumento medio del prezzo a livello italiano e i kiwi sopravvissuti alla gelata sono di ottima qualità. La Camera di Commercio organizza questo incontro con relatori di caratura nazionale proprio per dare indicazioni di questo tipo, offrendo un servizio di orientamento e informazione importante per le imprese".

Difficile però condividere l'entusiasmo di Valente: se le rese calano del 33% e i prezzi aumentano, la Plv per ogni azienda diminuisce notevolmente. Si tratta, naturalmente, solo di stime.



"In termini generali - ha detto Elisa Macchi, direttore del Cso Italy, nel presentare i dati - l'industria del kiwi italiano, escludendo alcune criticità specifiche, sta vivendo nel complesso nazionale un risveglio, prova ne è la tendenza delle superfici".

A Verona, ad esempio, gli ettari coltivati sono aumentati del 2% a 1839. Alla relazione di Macchi è seguito un approfondimento sugli effetti delle principali malattie che affliggono le piante di kiwi, moria e cimice asiatica, a cura di Lorenzo Tosi di Agrea.
Data di pubblicazione: