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Speciale continua
Dati Ismea dal 4 al 10 settembre 2017
Dinamica positiva per indivia, pomodori e zucchine
Ortaggi a foglia: ulteriore aumento delle quotazioni per l'indivia di origine aquilana. Le ridotte disponibilità sono state oggetto di un buon interesse da parte della domanda con conseguente aumento dei listini. Si conferma, invece, per la lattuga il lieve ridimensionamento dei prezzi su base congiunturale già osservato la settimana precedente. Il leggero calo ha interessato le varietà gentile e romana di origine veneta, a causa di una maggiore offerta immessa sul mercato. Stabile il mercato per il prodotto di origine laziale, le cui contrattazioni si sono concluse sulla base di valori simili a quelli precedentemente rilevati. Per il radicchio di origine abruzzese la settimana si è conclusa con un rialzo delle quotazioni. Le limitate quote immesse sul mercato sono state facilmente compravendute ed i prezzi medi hanno teso a rialzo. Prime contrattazioni per il radicchio di origine veneta il cui prezzo d'esordio si è attestato su valori superiori rispetto allo stesso periodo del 2016.
Carote: il deciso calo osservato è da imputare esclusivamente alla fine della campagna di commercializzazione per il prodotto di origine veneta, quotato mediamente a un prezzo superiore rispetto alle altre piazze rilevate. Per il prodotto di origine abruzzese, invece, la settimana si è conclusa con un lieve rialzo delle quotazioni dovuto a un maggiore interesse da parte della domanda. Stabile il mercato per il prodotto di origine ferrarese, gli scambi sono avvenuti a ritmi regolari grazie a un'offerta in linea con la domanda; i listini non hanno subito variazioni di rilievo.
Patate comuni: mercati ancora in fase di assestamento. Gli scambi sono avvenuti a ritmi lenti dovuti sia alla presenza sul mercato di prodotto estero, esitato a prezzi concorrenziali, sia di una domanda poco propensa al consumo. Prime contrattazioni per il prodotto di origine viterbese, i cui prezzi di esordio si sono attestati su valori mediamente superiori rispetto alle restanti piazze rilevate.
Peperoni: pressoché stabili i listini per i peperoni. Gli scambi sono avvenuti a ritmi regolari e le quote di prodotto immesse sul mercato sono risultate in linea con l'andamento della domanda.
Fagiolini: la settimana è stata caratterizzata dall'inizio della campagna di commercializzazione per il prodotto autunnale. I maggiori quantitativi immessi sul mercato hanno determinato un fisiologico calo dei listini. Gli scambi sono avvenuti a ritmi regolari grazie al buon interesse da parte della domanda.
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Pomodori: in ulteriore aumento le quotazioni. I limitati volumi immessi sul mercato sono stati facilmente compravenduti e i listini hanno teso al rialzo. I maggiori aumenti si sono osservati per i prodotti tipo San Marzano da sugo, tipo San Marzano insalataro e costoluto. Stabile, invece, il mercato per le tipologie ciliegino e cuore di bue: gli scambi sono avvenuti a ritmi regolari e sulla base di valori in linea a quelli della settimana precedente.
Zucchine: confermato l'aumento delle quotazioni dovuto alla limitata disponibilità. In particolare sulle piazze di Cuneo, Napoli e Rovigo gli scambi sono avvenuti a ritmi sostenuti grazie a una buona richiesta da parte della domanda e le contrattazioni si sono concluse con un rialzo dei listini. La settimana, inoltre, è stata caratterizzata dalla fine della campagna di commercializzazione del prodotto di origine pugliese, esitato sul mercato a prezzi inferiori rispetto ai restanti areali produttivi.
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Melanzane: in lieve aumento le quotazioni, in particolare per la tipologia ovale di origine veneta. La campagna di raccolta sta volgendo al termine e i limitati quantitativi immessi sono stati oggetto di un buon interesse da parte della domanda. In calo invece i listini per il prodotto di origine pugliese. Gli scambi sono avvenuti a ritmi lenti a causa di una domanda poco attiva. Stabile invece il mercato su tutte le restanti piazze rilevate, grazie a un sostanziale equilibrio tra domanda e offerta.
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