Gran Bretagna: carenza di manodopera nel settore delle mele
All'inizio della stagione di raccolta annuale delle mele, con più di 20 varietà autoctone che saranno vendute nei supermercati, la più importante associazione per il commercio di mele e pere dichiara che le preoccupazioni relative alla futura disponibilità di manodopera sono all'ordine del giorno.
"Tutte le mele inglesi vengono raccolte a mano, il che implica che la raccolta nei frutteti sia un'attività ad alta intensità di manodopera - afferma Steven Munday, capo esecutivo dell'associazione di produttori English Apples and Pears - Stiamo collaborando intensamente con la National Farmers' Union e altri organi del settore per avvalerci della manodopera stagionale necessaria anche dopo la Brexit".
John Hardman di Hops Labour Solutions, un'agenzia di collocamento nazionale che fornisce lavoratori stagionali e temporanei all'industria agricola e orticola inglese, ha dichiarato che la svalutazione della sterlina nei confronti dell'euro, successiva al voto sulla Brexit, ha già reso la Gran Bretagna un luogo di lavoro meno attraente, mettendo in pericolo migliaia di contratti.
La Hops fornisce solitamente 12.000 lavoratori dell'Est europeo a 200 aziende e fornitori inglesi, per riempire oltre 85.000 posti stagionali.
"Quest'anno siamo riusciti a tirare avanti, ma il 2018 sarà l'orlo del precipizio". Mele e pere rappresentano in particolare un problema, perché la stagione è molto breve (generalmente 6 settimane). "Non possiamo quindi assumere lavoratori inglesi per via del sistema di welfare".
Un sondaggio della NFU, eseguito nel periodo compreso tra gennaio e maggio 2017, mostra come il numero delle agenzie di collocamento non più in grado di soddisfare le richieste delle aziende, loro clienti, sia aumentato di quattro volte. Il numero dei lavoratori stagionali che vengono a lavorare nelle aziende agricole inglesi in questo periodo è diminuito del 17%, mentre quello dei rimpatri ha subito un calo anche più drastico, del 44%.
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