Nuova Zelanda: allarme furti di avocado
L'anno scorso in Nuova Zelanda gli avocado rubati venivano rivenduti al pubblico nelle bancarelle sulle strade oppure direttamente a ristoranti e locali. Quest'anno i furti sono aumentati fino ad assumere "una dimensione commerciale", ha raccontato al Guardian il sergente Trevor Brown della Western Bay of Plenty, una regione a sud della capitale Auckland dove sono concentrate diverse piantagioni: "Sappiamo di migliaia di frutti rubati in singoli colpi, e vite rovinate. Stiamo prendendo la cosa molto sul serio: non si tratta di rubare un paio di mandarini dall'albero del vicino".
Secondo "New Zealand Avocado" – l'ente che riunisce 1.350 coltivatori che possiedono insieme più 40 chilometri quadrati in cui raccolgono gli avocado – nel 2015 96mila nuove famiglie hanno iniziato a comprare gli avocado, rendendo complicato soddisfare la crescente domanda. In Nuova Zelanda e in Australia infatti gli avocado si usano un po' dappertutto, molto più che in Italia. Secondo il sito di news neozelandese stuff.co, nel maggio 2015 un avocado costava in media 1,64 dollari neozelandesi: circa un euro; quest'anno, fuori stagione, un solo frutto di avocado è arrivato a costare anche 7,5 dollari neozelandesi, cioè quasi 5 euro.
Una delle novità di quest'anno è che i ladri stanno sperimentando metodi diversi per vendere la merce rubata, dato che la polizia aveva iniziato a pattugliare più spesso i chioschi di vendita diretta. La polizia ha detto al Guardian di avere scoperto vari casi in cui i ladri hanno cercato di usare Facebook per rivendere i frutti rubati. In altri casi hanno coinvolto persone dall'aspetto "più rispettabile", come racconta Brown, per vendere gli avocado al posto loro e sollevare meno sospetti.