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Focus sul mercato mondiale dell'uva

La stagione sudafricana dell'uva è terminata e la maggior parte della produzione sudamericana è stata già spedita. L'India è ancora sul mercato. In vari Paesi di produzione la superficie coltivata a uva da tavola è aumentata. Il caso più degno di nota in questo senso è quello della Spagna, che ha ampliato di molto l'areale di produzione.

Sudafrica
In Sudafrica la stagione è terminata; ci sono stati alti e bassi per i produttori. La Namibia ha avuto un buon raccolto nonostante le preoccupazioni legate alla siccità e poi alle piogge eccessive, con la minaccia di grandine. Anche il tasso di cambio è una preoccupazione costante per il Paese. Ci sono diverse difficoltà in ogni areale. La produzione delle varietà rosse è buona, ma i prezzi sono stati sotto pressione. La Crimson è andata bene in generale. In Sudafrica si lavora costantemente a nuove varietà, soprattutto a quelle rosse tardive.



India
L'export di uve indiane è cominciato a novembre con le Thompson precoci. Queste spedizioni sono state destinate principalmente alla Russia a partire da gennaio, e in Europa. A causa del freddo, il livello zuccherino è stato piuttosto basso all'inizio. Il volume diretto in Russia è ancora limitato, ma c'è stata una crescita. In Europa è stato esportato un volume cospicuo. All'inizio i prezzi sono stati elevati, ma il mercato è crollato a marzo. Sono stati riportati anche problemi di qualità. L'India vuole che i produttori prendano familiarità con varietà innovative per riuscire a ottenere l'accesso a nuovi mercati. Il volume esportato direttamente in Cina è aumentato. L'India esporta in Europa da novembre dell'anno scorso e ha fornito un volume notevole. I prezzi sono rimasti molto bassi, ma sono riusciti a riprendersi.

Cile
Il settore cileno dell'uva da tavola ha avuto un inizio deludente quest'anno, con una campagna che è cominciata molto prima del solito. Questo pessimo inizio è da attribuire al clima, che ha portato a un eccessivo volume di uve nei magazzini e a una riduzione dei prezzi. Un'altra importante ragione è la concorrenza con le uve peruviane. Il Perù esporta agli stessi clienti del Cile. Per esempio, gli Stati Uniti sono un'importante destinazione per entrambi. Il Perù è relativamente nuovo sul mercato mondiale e ha ampliato notevolmente la superficie introducendo negli ultimi anni nuove varietà.

Australia
La raccolta dell'uva è cominciata con qualche settimana di ritardo, dando al Cile l'opportunità di rifornire il mercato giapponese e quello coreano. Ci sono grandi prospettive in Cina, dato che questo Paese è disposto a pagare ottimi prezzi. L'Australia esporterà dal 15 al 20% in meno in questa stagione, in parte a causa dell'impatto della grandine. Anche il prezzo interno è stato buono e questo significa che si preferisce commercializzare le uve a livello locale. Le piogge previste in Australia potrebbero avere un impatto su fornitura e qualità.

Turchia

L'attenzione in Turchia è rivolta in particolare ad angurie e drupacee. Le prime uve dovrebbero arrivare intorno a giugno. La varietà principale sarà raccolta tra agosto e settembre. Le uve turche hanno guadagnato popolarità negli ultimi anni; soprattutto l'Europa ne sta richiedendo maggiori quantità. Dato che il mercato russo è chiuso, la Turchia si sta concentrando sempre di più sull'Europa.

Israele

In Israele la stagione andrà bene se comincia in anticipo, riuscendo quindi a colmare il gap tra quelle di India e Italia, Spagna ed Egitto. Negli ultimi due anni la stagione indiana è terminata piuttosto presto, quindi gli esportatori israeliani sono riusciti a ottenere buoni prezzi per un mese. La stessa situazione è prevista nuovamente quest'anno. Attualmente è ancora difficile fare previsioni dato che l'India continua a fornire volumi sufficienti. Le uve promettono bene, ma le condizioni climatiche non sono state ideali durante la fase di coltivazione. Questo significa che saranno disponibili solo a partire dalla 21ma settimana. Le prime spedizioni dovrebbero registrare prezzi elevati.

Cina
La produzione domestica cinese è stimata a 10,2 milioni di ton, 600mila in più rispetto alla stagione scorsa. Le esportazioni dovrebbero essere superiori del 50% quest'anno. Molto prodotto va in Thailandia, Vietnam e Malesia. E' previsto anche che le importazioni aumentino di circa il 20%. La Cina acquista uva da Paesi come Australia, Cile, Perù e Stati Uniti. Le uve sudafricane e peruviane saranno disponibili fino alla primavera. La produzione locale è appena cominciata. I primi piccoli lotti da Yunnan sono già sul mercato.

Stati Uniti
Al momento sul mercato statunitense ci sono uve da Messico e California. Sono presenti anche alcuni volumi dal Cile, ma la stagione è quasi terminata. I supermercati negli USA richiedono volumi sempre più grandi di uve senza semi dal Cile. La stagione cilena è stata buona e segnata dalla stabilità, nonostante le pesanti piogge. Il volume disponibile sul mercato USA sta diminuendo e questo sta facendo aumentare i prezzi. Le uve messicane saranno disponibili in grandi volumi da metà maggio. Quest'anno il Messico dovrebbe registrare una produzione superiore, con alcune nuove varietà bianche. A partire dalla seconda settimana di maggio arriveranno anche le uve dalla California. Le prospettive sono buone.

Italia - Sicilia
In Sicilia, nell'areale di Mazzarrone, le prime uve di varietà Victoria, Black Magic e Superior senza semi sono previste per il 15-20 maggio. Si prevede una buona stagione. I volumi iniziali saranno limitati. Le esportazioni cominceranno nella 23ma settimana. I clienti principali sono i Paesi arabi. Quest'anno le esportazioni potrebbero raggiungere anche il Canada.

Spagna
La Spagna prevede di raccogliere le prime uve a giugno di quest'anno. Le basse temperature notturne non sono ideali per lo sviluppo di questo frutto. Durante il giorno fa più caldo e questa è una buona combinazione per la coltura. L'allegagione dei frutti è buona. La Murcia è diventata il principale fornitore di uva da tavola e rappresenta il 90% del totale. Quest'anno sono stati piantati in totale 6mila ettari. Dopo Murcia, anche Alicante sta diventando un'importante regione produttiva. L'anno scorso la Spagna ha esportato quasi 160mila ton di uve. La maggior parte di queste è andata in Germania, Regno Unito e Paesi Bassi. Al di fuori dell'UE la Norvegia è l'acquirente principale. Presto anche la Cina aprirà i confini alle uve spagnole e le prospettive sono ottime.

In Spagna c'è stato anche un grande aumento nell'import di uve. Il consumo sta aumentando notevolmente. Il frutto era considerato un un prodotto stagionale, ma l'apprezzamento per le uve di importazione sta aumentando. Per quanto riguarda le uve sudafricane la qualità dei frutti è stata variabile in questa stagione. Secondo gli importatori spagnoli, l'India, d'altra parte, è migliorata enormemente in termini di qualità.

Francia
In Francia sono presenti uve d'importazione principalmente da Sudafrica e Cile. I prezzi arrivano a circa 14 euro la confezione. Le uve da tavola nella regione di Ventoux hanno patito notevoli danni. Le stime puntano a circa il 70% del totale. In Francia la produzione non è molto elevata.

Paesi Bassi
Il mercato olandese per le uve indiane sta registrando una crescita massiccia. Infatti è arrivato un volume enorme di prodotto che ha causato un drastico calo nei prezzi. Il mercato dell'uva al momento registra prezzi bassi: con 7-8 euro a cestino. La stagione sudafricana è già terminata e la maggior parte dei volumi dal Sud America (Cile e Perù) è già arrivata. La richiesta per le uve Red Globe è maggiore. E' appena cominciata la raccolta in Egitto, con prospettive di buona produzione. Inoltre, le prime uve italiane dovrebbero arrivare sul mercato a metà maggio.

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione:

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