
"Coltivazione e commercializzazione di fichi d'India nell'area Mediterranea della Turchia" è il focus del progetto che, nell'arco di un triennio, prevede la creazione di un Consorzio misto turco-siciliano di produzione e commercializzazione di fichi d'india.
Nel dettaglio, una delle tappe si è svolta presso la Facoltà di Agraria dell'Università di Catania, con le relazioni dei professori La Malfa, Continella e Caruso, poi una tappa nel Calatino per visitare i ficodindieti di San Cono e Caltagirone, quindi una visita a Palermo presso il Dipartimento di Agraria con il professore Paolo Inglese, quindi a chiudere sull'Etna con una visita allo stabilimento dell'OP Euroagrumi, guidati dal presidente Salvatore Rapisarda.

"Credo che lo scambio di idee ed esperienze sia sempre utile e foriero di reciproci vantaggi per il futuro. La Turchia, per ovvi motivi geografici, si rivolge infatti a un mercato diverso da quello italiano: penso ai paesi balcanici e alla Russia, per noi difficilmente raggiungibili con il prodotto fresco. Viceversa, in un'ipotesi di collaborazione, ancora da costruire, potremmo sfruttare il nostro vantaggio tecnologico per raggiungere quelle aree con il prodotto trasformato (succhi, marmellate, integratori etc.)".
La delegazione(da sinistra Antonio Lo Tauro, Kenan Aydinoglu, Salvatore Rapisarda) ha visitato le aziende agricole del dottor Massimo Balsamo e di Liborio Morelli, entrambi soci dell'OP Ficodindia di San Cono, i quali hanno mostrato ai partecipanti i siti produttivi e i magazzini dove avviene la despinatura, la calibratura ed il confezionamento dei frutti. Il gruppo è stato raggiunto dal vicesindaco di San Cono, l'imprenditore Vincenzo Alessandro, che ha accolto la delegazione portando i saluti dell'Amministrazione. Nel pomeriggio, il gruppo ha visitato l'azienda biologica del dottor Michele Russo a Caltagirone che ha spiegato modalità e procedure di trasformazione del frutto in marmellate.
Ficodindieti
Uno dei promotori del progetto, il dottor Kenan Aydinoglu, si è detto molto soddisfatto dal vedere centinaia di ettari di ficodindieti specializzati e ha molto apprezzato l'operato degli agricoltori locali.
"Stiamo rinnovando il Patto di Sviluppo di Distretto – continua Lo Tauro - che si chiamerà Ficodindia di Sicilia e avrà durata triennale. Tra le azioni previste, quella relativa alla promozione del nostro comparto a livello nazionale e internazionale è sicuramente una delle più importanti. La collaborazione con il mondo della ricerca, nella fattispecie con le Università di Catania e Palermo, ci consentirà di trasferire agli agricoltori alcune innovazioni di processo e di prodotto di cui hanno bisogno per competere ed eccellere sul mercato globale".