Premiato involucro in amido di patate per snack
Avviato nel 2012, il progetto ha coinvolto i tre partner saliti sul palco: il film è stato estruso in Italia da Taghleef Industries con il biopolimero Solyanyl C ottenuto da Rodenburg Biopolymers partendo da sottoprodotti della lavorazione delle patate (acque di lavaggio contenenti amido) e PLA riciclato da sfridi, mentre Mondi ha decorato l'involucro presso lo stabilimento polacco Solec; l'imballaggio è stato quindi inviato agli stabilimenti Mars per il confezionamento delle barrette di cioccolato Mars e Snickers, utilizzando gli impianti esistenti, senza calo evidente di produttività.
L'assegnazione del Global Bioplastics Award 2016
Indirettamente è stato premiato anche il nostro paese: i film in biopolimero sono stati estrusi nello stabilimento Taghleef Industries di San Giorgio di Nogaro, in provincia di Udine, su una linea dedicata al PLA biorientato. Il film, battezzato Nativia Ness, viene prodotto negli spessori di 40 e 50 µm, presenta un aspetto bianco perlescente con buona opacità ed è saldabile a caldo (MST = 85 ° C).
Secondo Taghleef Industries, l'involucro soddisfa tutti i requisiti protettivi e barriera richiesti dagli imballaggi per cioccolata, è approvato per contatto con alimenti e può essere estruso alle stesse velocità dei film BOPP. "E' un buon esempio di collaborazione a lungo termine all'interno della filiera del packaging - commenta Valerio Garzitto, CEO di Taghleef Europe - Ci sono voluti quasi quattro anni di duro lavoro per sviluppare e industrializzare il film, ma questo progetto dimostra che la cooperazione e l'esperienza sono elementi chiave del successo".
L'imballaggio è stato testato in Olanda, Francia e Germania l'anno scorso, ma occorrerà ancora qualche tempo per vederlo sugli scaffali dei supermercati. Per quanto concerne gli aspetti ambientali, l'involucro in bioplastica richiede circa il 30% in meno di energia in fase di produzione e ha un impatto ambientale inferiore del 35% rispetto alla confezione attuale in polipropilene, mentre la biodegradabilità è ritenuta da Mars "un effetto collaterale", poiché i consumatori "potrebbero non coglierne il significato".