Italia sesta nella classifica del Food Sustainability Index. Il commento di Raffaella Orsero
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Nella graduatoria di quest'anno, l'Italia s'è piazzata sesta: primo Paese per europeo per emissioni di gas serra e tra i primi dieci per sostenibilità in agricoltura, intesa come diversificazione nel settore e sapiente gestione dei consumi idrici. Buone anche le performance adottate lungo la Penisola per contrastare lo spreco di cibo, come dimostra la legge promulgata la scorsa estate.
Meno positiva è stata invece la performance dell'Italia sugli aspetti nutrizionali: siamo il terzo Paese per ipernutrizione e al secondo posto per sovrappeso e obesità nella fascia di età tra i 2 e i 18 anni. A salvarci in calcio d'angolo è la consapevolezza – ampiamente diffusa nella popolazione – di quanto sia importante seguire una dieta equilibrata e salutare, come quella mediterranea. Eppure, proprio quando il resto del mondo celebra questa dieta come la migliore del pianeta, i dati mostrano che i nostri connazionali la stanno abbandonando, soprattutto le generazioni più giovani.
Il commento di Raffaella Orsero
Raffaella Orsero, Presidente GF Group (Orsero) commenta: "I dati del Food sustainability index (Fsi) fotografano un Paese in cui si mangia troppo e male: siamo il terzo Paese, su 25 analizzati nel mondo, per ipernutrizione e al secondo posto per sovrappeso e obesità nella fascia di età tra i 2 e i 18 anni. Sono dati che, in quanto imprenditori del settore, ci toccano da vicino: sosteniamo da sempre l'importanza di una continua e puntuale educazione alimentare soprattutto per le nuove generazioni a cui è fondamentale trasmettere una cultura del cibo più consapevole e trasparente."
Oggi anche Federalimentari ha preso posizione a riguardo, sottolineando la responsabilità dell'industria alimentare italiana non solo nel provvedere alla salubrità del cibo che produce, ma anche nel promuovere l'adozione di una dieta sana, variata e bilanciata.
"Noi imprenditori siamo chiamati a questa mission anche attraverso la sperimentazione di settori di business innovativi, come quello del fresh cut che vogliamo continuare a implementare proprio per rispondere alla necessità dei giovani di un consumo veloce e agile della frutta fresca."
Orsero continua: "Il consumo di frutta sta crescendo negli ultimi tempi, anche grazie alla sempre maggiore consapevolezza, soprattutto delle nuove generazioni, che un'alimentazione sana allunga la vita. Sappiamo che nel lungo periodo il consumo medio di frutta e verdura in Europa ha conosciuto un costante aumento ed è destinato a crescere ulteriormente in futuro, con particolare attenzione in Italia ai consumi di banane che valgono il 9,1% del mercato e dell'ananas che si preveda continueranno a crescere. Oggi anche grazie al web e alle nuove tecnologie è più facile avvicinare i giovani alla cultura del cibo sano."
Frutta e verdura sono i due ingredienti base della dieta mediterranea, insieme alla pasta e ai cereali in genere, che, insieme ad uno stile di vita sano, aiutano a combattere sovrappeso e obesità.