L'Azienda Agricola Giudice Martina Francesca (G.M.F.), con una superficie coperta di circa 12 ettari, si attesta come una delle più grandi realtà produttive di erba reale (=basilico) in Sicilia.
Il ciclo produttivo avviene su due siti di produzione molto vicini tra loro: uno in località Punta Braccetto a circa 500 metri dal mare, dove circa due ettari sono condotti in fuori suolo su fibra di cocco; l'altro in località Punta Secca, a pochi passi dalla casa del noto Commissario televisivo Montalbano, dunque proprio sul mare.
In entrambe le località, i terreni sono prevalentemente sabbiosi e permettono un ottimo drenaggio, favorendo un miglior controllo delle irrigazioni e delle patologie.
Un'azienda al passo con i tempi si identifica dalla qualità della produzione e gli esperti del settore sanno bene che la qualità non è un concetto empirico ma, in un mercato sempre più dinamico e selettivo, si basa sulle certificazioni. Perciò l'azienda, fin dalla sua fondazione, si è dotata di processi produttivi che le hanno consentito di ottenere le certificazioni GlobalGAP e GRASP.
Le serre dell'Az. Agr. Giudice Martina Francesca sono moderne, con aperture ai colmi e dotate di impianti di ventilazione, riscaldamento e fertirrigazione di ultima generazione.
Massimo Gambuzza
"Siamo specializzati nella produzione di basilico in serra da 3 anni - spiega il responsabile tecnico e commerciale dell'azienda, Massimo Gambuzza - Il nostro basilico cresce in uno dei migliori microclimi del Mediterraneo; le scelte varietali sono orientate verso tipologie dalle qualità aromatiche eccellenti, resistenti al trasporto, alla conservazione, alle basse temperature e alle ossidazioni che si verificano nel post raccolta".
Trova l'intruso!
"Il nostro standard produttivo - prosegue Gambuzza - segue i più rigidi disciplinari di produzione che regolano l'integrità e la salubrità delle colture: grazie a ciò riusciamo a garantire una disponibilità per tutto l'anno. I sistemi di trattamento termico, da noi utilizzati nel post raccolta, permettono di mantenere il prodotto in buone condizioni anche nelle successive fasi, fino alla vendita e oltre".
Basilico in fuori suolo su fibra di cocco
FreshPlaza (FP): La coltivazione di basilico e, più in generale, delle erbe aromatiche sta vivendo un trend in crescita. Chi sono i maggiori destinatari delle vostre produzioni e come le commercializzate?
Massimo Gambuzza (MG): "Le nostre produzioni sono destinate agli operatori del settore che si occupano del confezionamento e della distribuzione di basilico in vaschette, buste e vassoi. Il nostro basilico viene confezionato in casse da due chili e mezzo, in plastica a perdere 30x50x22, con sacchetto salvafreschezza per uso alimentare e, nei periodi invernali, viene aggiunto un telo in tessuto-non-tessuto, al fine di assorbire gli eventuali eccessi di umidità. Il bancale è composto da 80 casse, per un peso complessivo netto di 200 kg".
Work in progress durante il montaggio delle luci blu e rosse. Si tratta di una tecnologia a led blu e rossi che riproducono quella porzione di spettro della luce naturale più confacente alla stimolazione della funzione clorofilliana. In questo modo si aumenta il fotoperiodo durante la stagione invernale, quando le ore di luce solare disponibile sono inferiori. Le ore di luce "somministrate" sono 4 la mattina (fino a un'ora dopo l'alba) e altre 4 la sera, con inizio un'ora prima del tramonto. I led possono essere attivati anche nelle ore intermedie se le condizioni di scarsa luminosità naturale dovessero richiederlo. In questo modo, assieme a un sistema di riscaldamento e areazione, si cerca di riprodurre le condizioni climatiche estive che, per la crescita dell'erba reale, sono quelle ottimali.
Alti standard di produzione e procedure di lavorazione controllate fanno, indubbiamente, la differenza per il raggiungimento di risultati apprezzabili. L'azienda ha dunque tutte le carte in regola per raggiungere vette sempre più alte.
In azienda si applica la lotta integrata e nelle rotazioni sono previsti i sovesci con piante biocide, seguiti dalla solarizzazione al fine ridurre i patogeni presenti nel terreno e l'utilizzo di prodotti chimici.
Non tutti sanno che...
Il basilico proviene dall'Asia tropicale e si diffuse in seguito dal Medio Oriente nell'Antica Grecia e in Italia ai tempi di Alessandro Magno, intorno al 350 a.C. Cenni storici a parte, l'accostamento del basilico a Montalbano, coltivato a Punta Secca ovvero a "Vigata" dalla G.M.F. è stato piuttosto facile. Ma vi sono almeno due aneddoti che legano la Sicilia al basilico. Leggenda vuole che una giovane siciliana, ai tempi della dominazione araba, s'innamorò di un moro; un giorno saputo che costui l'avrebbe lasciata per tornare da moglie e figli (tenuti segreti), lo decapitò. Volendone trattenere la testa, la mise in bella vista sul proprio balcone e vi piantò del basilico, che crebbe rigoglioso. I vicini, credendo che si trattasse di un bellissimo vaso, imitarono la ragazza e commissionarono ai loro vasai le prime "teste di moro". Analoga fine, ma con vicissitudini profondamente diverse, si trova nel Decameron di Giovanni Boccaccio (giornata 4, novella 5).
Contatti:
Azienda Agricola Giudice Martina Francesca
Via L. Bisani 90
97109 Ragusa
Tel.: 335 455627
Email: massimo.gambuzza@alice.it
Autore: Gaetano Piccione

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Basilico di Sicilia: crescere in uno dei migliori microclimi del Mediterraneo
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