Coldiretti Calabria riferisce in una nota che, in piena campagna di raccolta del gustoso frutto, da Sibari alla Piana di Rosarno-Gioia Tauro la quotazione offerta agli agricoltori è da fame. Sulla pianta, il prezzo corrisposto è di 10 centesimi e, se portato ai centri di confezionamento, 20 centesimi. Facendo due conti, i costi di produzione ammontano a 25 centesimi e i costi di raccolta a 12 centesimi: quindi gli agricoltori perdono il 50%.

Secondo l'organizzazione agricola, i confezionatori e la distribuzione, che sottopagherebbero il prodotto, sarebbero sordi a qualunque richiesta di responsabilità, trasparenza e legalità tra le diverse componenti della filiera agrumicola e, di fatto, alimenterebbero lo sfruttamento di agricoltori e lavoratori, compromettendo la competitività di un comparto strategico della Calabria.
"Per quanto riguarda il maltempo, la zona di Corigliano Calabro è stata graziata dalla pioggia - racconta a FreshPlaza Giuseppe Barletta della Good Frutta - Attualmente stiamo vivendo un bruttissimo momento per via del clima troppo caldo e del vento di Scirocco che soffia costante. Speriamo nell'aria più fredda, anticipata dalle previsioni del tempo per i prossimi giorni. Abbiamo in zona già un 30% di prodotto danneggiato che rimarrà invenduto sulle piante".
Facendo riferimento alla nota Coldiretti, Giuseppe aggiunge: "In campagna molte aziende registrano prezzi da fame perché non hanno più qualità da offrire. Nel 90% dei casi è così. Poi c'è da dire che, a livello commerciale, le aziende estere si guardano intorno per trovare imprese che abbiano bisogno di liquidità per le scadenze di fine mese e che siano quindi disposte a svendere il prodotto. Così facendo, il mercato tende al ribasso ed è la rovina dei produttori e di chi vive solo di questo lavoro. E' vergognoso come lo Stato italiano stia a guardare, dando il via libera alle importazioni da Spagna, Grecia e Marocco. Purtroppo è una situazione frustrante".

Diversi produttori della Piana di Rosarno-Gioia Tauro confermano quanto riferito da Barletta sul clima. Tra questi, abbiamo raccolto la testimonianza di Pasquale Straputicari dell'azienda Agrumaria Tirrenica, con sede a San Ferdinando (RC). "L'unico nostro grande problema, al momento, è rappresentato dalle temperature elevate. Oggi (si legga 27 novembre 2016, NdR) registriamo ancora 25 °C! A livello commerciale, la situazione è drammatica, il prodotto è ancora tutto sulle piante. I prezzi? Pari a zero. Bisogna che lo Stato prenda provvedimenti, altrimenti i nostri agrumeti finiranno con l'andare distrutti. O saremo costretti a passare ad altre coltivazioni".
Paradossalmente la Calabria è divisa in due. Secondo Pasquale, in base alle informazioni ottenute tramite passaparola con dei colleghi-produttori, la situazione più grave si registra sulla fascia jonica, colpita da inondazioni. "Le forti piogge hanno colpito in particolare la Locride".
Maltempo nella Locride
Pesanti nubifragi con piogge torrenziali e violenti temporali, alimentati dal forte vento di scirocco, si sono abbattuti sul medio-basso versante jonico della Calabria provocando notevoli disagi. Allagamenti, smottamenti, strade invase dall'acqua e fiumare in piena vengono segnalati nella Locride e su quasi tutto il versante jonico della provincia di Reggio Calabria, già colpito dalle precipitazioni nei giorni precedenti. In 6/8 ore sono caduti qualcosa come 400 mm di acqua.
E per i prossimi giorni...
Il sito web della Protezione Civile segnala l'arrivo di aria fredda dall'Europa settentrionale che determinerà da oggi, lunedì 28 novembre 2016, forti venti inizialmente sul nord-est dell'Italia, in rapida estensione poi a tutte le regioni centro-meridionali. La fase di maltempo sarà caratterizzata anche da una decisa diminuzione delle temperature.