Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Quando il goji incontra la frutta: ecco la linea di succhi e confetture Bio Fattorie Toscane

Ennesima conferma che arriva questa volta dalla Toscana: se si ha ingegno, passione, volontà, allora si riesce a tirare su una realtà agricola e di lavorazione del prodotto finale capace di creare combinazioni di gusto vincenti e raffinate. In questo caso fra le bacche di goji toscane e la frutta della Val di Chiana, provincia di Arezzo.



Progetto innovativo, quello dell'Azienda Agricola Bio Fattorie Toscane, nata nel 2012 dall'idea di tre amici che volevano dare una rotta del tutto diversa alla loro vita e tracciare un segno positivo nella loro terra, lasciando anche una forte eredità di valorizzazione locale.

I tre (nella foto a destra) sono: Stefano Fratini che ha sempre lavorato nel settore della sicurezza con sue aziende e poi per multinazionali; Franco Fabbriciani, proveniente dalla realtà della comunicazione lavorando anche per grandi realtà di telefonia e telecomunicazioni; Fabio Primavera, agronomo che ha operato anche a livello mondiale e che ha stuzzicato i suoi due amici lanciando il primo abbozzo di idea.

Iniziando dal prodotto finito, Bio Fattorie Toscane ha dato vita a due linee principali, la Salute e la Benessere. "E' tutta una questione di gusto, conoscenza e propensione personale – descrive Stefano Fratini – La linea Salute è per un consumatore consapevole, più evoluto perché conosce il goji e le sue proprietà, che già lo utilizza e vuole sfruttarlo appieno. La linea Benessere è per il mercato di coloro che definiamo i curiosi, cioè di chi si accosta per la prima volta al frutto e non vuole ancora utilizzarlo in composte e confetture in purezza o ad alta concentrazione; così c'è l'abbinamento ad altri frutti delle vallate toscane. Fra gli amanti di questa linea i golosi, in quanto è ottima per abbinamenti vari, come con i formaggi".



Nella Linea Benessere:
- 5 Succhi dove la bacca goji toscana è abbinata a barbabietola, carota gialla, pera, pesca;
- 4 Confetture sempre con abbinamento di goji toscano e fragole-ribes rosso, ribes nero, prugne, pesca;
- 5 Composte, stesso elemento principale in unione con fichi, pera-peperoncino (queste due si affiancano bene al sorseggiare di birre), pesca-peperoncino, zucca gialla (si abbina molto bene all'assaggio di vini), peperoni.

Linea Benessere. Clicca qui per un ingrandimento.

Nella Linea Salute:
- 3 Succhi, di goji toscano biologico, di goji toscano biologico, olivello spinoso e mirtillo, di goji toscano biologico, aronia e mirtillo;
- 1 tonico antiossidante dove l'azione benefica del goji è stata abbinata a quella di piante come la vite rossa e il mirtillo nero, studiato grazie alle ricerche dell'Università di Firenze sul goji toscano, autorizzato dal ministero della Salute e con le confezioni che riportano una scala graduata per individuare la dose giornaliera consigliata;
- 1 confettura di goji toscano biologico in purezza, vero integratore alimentare a tutta salute.

Linee Salute e Benessere. Clicca qui per un ingrandimento.

Tutti senza glutine, senza conservanti, senza zuccheri aggiunti, senza lieviti, senza lattosio, privi di alcol, no OGM.

"Le confetture sono ad alta concentrazione di frutta, circa 130 grammi per ottenere 100 grammi di prodotto finito con l'abbinamento al goji – sottolinea Stefano – Un accennato uso di sciroppo di agave blu premium, in modo da contrastare appena il retrogusto amaro tipico del goji. Per le composte dove il goji è a bacche intere, non utilizziamo l'agave e per questa tipologia di prodotto è interessante come a ogni cucchiaino il sapore cambi, dipendendo da quante bacche vengono prese. Lavorazione a freddo e del tutto artigianale: via bucce e semi, tre processi di decantazione in modo da ottenere un liquido per polpa con gusto molto gradevole. In un giorno si riescono a fare, al massimo, circa 300 confetture".



E' una realtà innovativa perché si fonda proprio su un prodotto particolare, seguendo il progetto del Goji Toscano biologico, impresa ardua perché il trio ha dovuto individuare terreni adatti in Val di Chiana e selezionare le piante giuste di Lycium Barbarum in modo da farli entrare in perfetto matrimonio. Da lì le certificazioni Bio nel 2014 e Demeter nel 2016, fattore che rende questa coltura del goji unica al mondo proprio per gli attestati ottenuti. Oltretutto, la Bio Fattorie Toscane è diventata fra i maggiori produttori europei di goji. Il tutto iniziando praticamente solo a gennaio del 2013.


Prodotti in generale. Clicca qui per un ingrandimento.

"Abbiamo fatto parecchia ricerca prima, poi siamo passati all'azione – racconta Stefano Fratini – Abbiamo operato in pieno concerto con l'Università di Firenze per mettere a punto tutto e per la cernita delle piante. Abbiamo scelto terreni incolti della Valle, quelli che negli anni 60 e 70 erano stati orti, ma poi abbandonati. Oggi il nostro prodotto è d'eccellenza perché, come da analisi di laboratorio, ha il 15-20% in più di quegli antiossidanti, flavonoidi e proprietà nutraceutiche di solito presenti nelle bacche di goji. Abbiamo avuto i nostri problemi, come una tromba d'aria che il 29 luglio 2013, proprio ai nostri inizi, ci ha distrutto circa 3.000 piante".

Prima produzione nel 2015, "abbiamo da sempre seguito strettamente tecniche biodinamiche – continua Stefano – e ci siamo per adesso dedicati solo al prodotto fresco per conservarne in pieno le proprietà", caratteristiche già ben note in Asia dove il frutto è inserito da secoli nella tradizionale medicina cinese, chiamato "frutto dell'eterna giovinezza" e non a caso. Cresce spontaneamente nelle valli himalayane, Mongolia, Tibet, nelle province cinesi dello Xinjiang e dello Ningxia.

Ma il goji è anche toscano e di prima qualità a livello mondiale. La Val di Chiana è diventata uno dei suoi habitat più indicati.

Bio Fattorie Toscane ha tre ettari e mezzo ad Alberoro, in provincia di Arezzo, dove vengono curate oltre 8.000 piante. Poi altre quattro localizzazioni diverse con altrettante piante affidate ad agricoltori che sono obbligati a seguire il rigido protocollo di coltivazione stabilito dall'azienda: vengono effettuati controlli sull'irrigazione, sull'uso di fertilizzanti biodinamici e su tutti i fattori che devono tenere alto il livello e sicure le certificazioni ottenute. "L'esperienza ci guida e la dislocazione in più punti fa sì che si possa eventualmente superare il ripresentarsi di avversità climatiche, come la tromba d'aria del 2013", prosegue Stefano Fratini.

Fra le grandi direttrici nella vendita, Arezzo e Singapore dove il prodotto è considerato di nicchia e di lusso: lì i residenti con grandi disponibilità ne fanno incetta. In Italia le confezioni vanno, a seconda delle linee, in negozi bio, in gastronomie di fascia alta, enoteche, erboristerie. Richieste stanno giungendo dagli USA, da Dubai e dalla Germania.

Contatti:
Azienda Agricola Bio Fattorie Toscane
Sede legale:
via Monte Falco, 38
52100 Arezzo (AR)
Sede operativa:
via Antonio Pizzuto, 26
52100 Arezzo (AR)
Tel.: (+39) 0575 908339
Email: info@biofattorietoscane.it
Web: www.biofattorietoscane.it

Autore: G.G per FreshPlaza
Data di pubblicazione: