Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Francia: una raccolta ritardata genera minori scorte di mele e pere

Secondo Agreste, l'istituto di statistica del ministero delle politiche agricole francesi, alla fine di settembre 2016, i livelli di mele e pere immagazzinate sono risultati più bassi del 42% (mele) e del 39% (pere) rispetto a quelli registrati nella stessa data dello scorso anno. La diminuzione nelle scorte è dovuta a un ritardo di 1-2 settimane nella raccolta, a seconda della regione.

Il servizio statistico del ministero riferisce che nel sud-est l'attuale campagna commerciale 2016/17 delle mele è iniziata in ritardo. Il mercato non è stato molto dinamico per le mele Gala e i consumatori hanno preferito pesche e uva a causa delle temperature ancora calde. La domanda francese ha cominciato a risvegliarsi solo sul finire di settembre.

Secondo il ministero i rapporti parlano di esportazioni regolari per le mele Gala verso Medio Oriente e Asia. Sul mercato europeo, l'export di mele francesi è in competizione con quello delle mele italiane. A settembre i prezzi sono stati del 2% al di sopra della media 2011-2015 (+14% per le Gala, grazie alla richiesta sul mercato delle esportazioni).

Alla fine di settembre le scorte di pere hanno registrato un calo del 29% rispetto a quanto registrato lo scorso anno. Anche in questo caso, il ritardo di 1-2 settimane nella raccolta può spiegare questa riduzione. Agreste ha riferito: "Dopo un inizio piatto della stagione 2016/17, a fine agosto la domanda è aumentata tanto sul mercato interno quanto su quello europeo".

Il risultato è che i prezzi delle pere estive (Guyot) registrati a inizio stagione sono aumentati del 30% rispetto al 2015 e del 22% rispetto alla media 2011-2015, a causa di un deficit di produzione e di una domanda attiva. Per via delle alte temperature avute a settembre, la domanda per le pere è però entrata in concorrenza con quella della frutta estiva.

La scarsità di pere di William ha permesso ai prezzi di mantenersi sostenuti (+22% rispetto alla media 2011-2015). Tuttavia, per le prime pere autunnali i prezzi sono maggiori di appena il 3% rispetto alla media 2011-2015.
Data di pubblicazione: