Quattrocento in gara per il premio 'Pomodorino d'Oro'
Sono tanti i motivi che rendono speciali questi terreni, a cominciare dall'effetto del mare che si chiama Adriatico (ma che sempre Mediterraneo è), peraltro in uno dei suoi anfratti più quieti; e, ancora, il "gemellaggio" agronomico con il parmigiano reggiano, che condividendo gli stessi terreni messi a rotazione con erba media e grano, lascia in eredità appezzamenti ricchi di sostanza organica grazie al pascolo dei bovini da latte. Da considerare, infine, la varietà di microclimi nell'ambito dello stesso distretto, una caratteristica che consente di cominciare la raccolta già a metà luglio con le varietà più precoci, e di prolungarla per oltre settanta giorni.
Condizioni, tuttavia, che vanno sapute sfruttare e valorizzare, come avrebbe detto il mitico Giovanni Mutti, fondatore dell'omonima azienda, uno che dell'alternanza delle coltivazioni ne sapeva parecchio, avendo applicato questo principio con almeno quindici anni di anticipo rispetto ai trattati di agronomia (stiamo parlando di due secoli fa).
Ed è proprio l'azienda Mutti a organizzare il Pomodorino d'Oro, mettendo in competizione i suoi oltre quattrocento fornitori con riconoscimenti tutt'altro che simbolici, a riconoscimento del lavoro e dell'impegno economico che comporta, oggi, produrre pomodoro di alta qualità.
Clicca qui per leggere di più su www.repubblica.it.