Recentemente dalla Fondazione "Sapientia Mundi" è stato conferito al Comune di Maletto il premio "Speciale Medusa" per le attività svolte nel territorio in favore delle produzioni della fragola definita "Perla Rossa dell'Etna".
Il fiore all'occhiello della produzione è costituito dalle fragole e fragoline di bosco, ma Malecta trasforma anche altri frutti provenienti esclusivamente da coltivazioni locali come arance siciliane, mandarini tardivi, more di rovo, fico nero, lamponi e le pere Coscia che crescono lungo le rive del fiume Simeto, che scorre appena a pochi chilometri dall'azienda. L'azienda segue un disciplinare di controllo della filiera molto rigoroso e un sistema di rintracciabilità interna in grado di definire perfino da quale serra provengono le fragole e le fragoline utilizzate per ogni lotto di lavorazione.

Pippo Grassia con lo chef Anthony Andaloro
Giuseppe Grassia per FreshPlaza: "Le confetture vengono prodotte in modo artigianale seguendo ricette tradizionali, ma con il supporto di un impianto di trasformazione all'avanguardia. I frutti vengono selezionati, ridotti in purea, e solo successivamente questa viene concentrata per diverse ore temperature inferiori alla media (65° C circa), tali da consentire un ottimale rispetto dei valori nutrizionali della frutta. A testimonianza di ciò il colore della confettura mantiene la vivacità originale e il profumo resta intenso. Non vengono aggiunti aromi, coloranti e conservanti, ma solo zucchero, succo di limone e pectina di frutta".
Perché produrre trasformati?
"E' importante trasformare la nostra fragola, meglio conosciuta come la 'Perla rossa dell'Etna', non solo perché i frutti in fase avanzata di maturazione andrebbero persi, ma anche per dare la possibilità di apprezzare un prodotto che ha una sua stagionalità. Infatti da gennaio ad aprile, a causa delle temperature rigide, a Maletto non è possibile mettere in produzione piccoli frutti".
Il bilancio sulla campagna commerciale
"I prezzi sono rimasti invariati, mentre le richieste di trasformati sono aumentate: abbiamo incrementato l'export del 40% soprattutto in Germania".
"Per l'export, infatti, a pesare è soprattutto il mercato tedesco; in Italia il centro sud, e in particolare a Roma il prestigioso locale di delizie gourmet isolane Le Sicilianedde ha l'esclusiva su tutte le mie referenze".
Quattro le principali tipologie di cinfezionamento: 210 e 250 gr, 100 gr, "ma è il formato da 140 grammi che, oltre ad avere un bel packaging è, molto richiesto dal mercato tedesco".
Trattandosi di un prodotto di nicchia, la vendita è diretta in boutique gourmet o prodotti artigianali legati al territorio.
Anomalie climatiche di questa stagione
"Nella zona etnea c'è stato qualche problema solo per le produzioni di fichi neri per via di escursioni termiche anomale rispetto alla stagione, per esempio ad aprile si sono registrate temperature di 30 gradi".

"L'azienda produce frutta di stagione tutto l'anno perché, terminate le fragole e fragoline di bosco, da gennaio ad aprile iniziamo la trasformazione di arancia rossa e mandarino tardivo".
Secondo Grassia, la sfida principale del fare impresa in questo settore sta nel mantenere elevati standard qualitativi: la produzione è assolutamente artigianale e la 'concentrazione' del prodotto avviene sottovuoto a 65 gradi, temperatura al di sotto della media e in assenza totale di ossigeno. "Ciascuna referenza contiene il 65/70% di frutta".
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