
Tutto questo ha ripercussioni sulle produzioni, che si dimezzeranno. I produttori agricoli, già colpiti dalla crisi economica e da quella commerciale, dovrebbero trapiantare nuovamente il pomodoro, con spese raddoppiate e ritardi nella produzione e nella raccolta. Invece di iniziare a raccogliere il pomodoro nel mese di novembre e dicembre, si dovranno aspettare i mesi di marzo e aprile, periodo in cui anche gli altri paesi incominciano a raccogliere, il che si traduce in prezzi bassi di mercato.
Secondo quanto riferitoci, ad oggi si sta estirpando più del 70% del pomodoro che andava in raccolta tra novembre e dicembre. Il tutto si ripercuote sull'economia della città di Vittoria e della fascia trasformata che vivono grazie all'agricoltura e alle serre di pomodoro, in particolare.
Come riporta reteiblea.it, l'amministrazione vittoriese ha chiesto l'aiuto della Regione e il supporto delle istituzioni. Il sindaco Giovanni Moscato si è così espresso: "La nostra agricoltura sta vivendo un momento di grande sofferenza a causa della crisi globale e rischia di pagare un dazio ancora più alto per via della diffusione del virus. Sono al fianco dei nostri produttori e abbiamo già sollecitato le istituzioni regionali per trovare insieme delle contromisure a tutela della nostra agricoltura e delle nostre produzioni".