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"D'Amico (AIIPA): "Troppe 180 aziende nella IV gamma"

"La competizione su burger, zuppe e prodotti vegetali evoluti pulira' il mercato"

"In Italia la IV gamma è una di quelle categorie inventate 15 anni fa e che ha fatto la storia. Siamo i secondi maggiori consumatori in Europa e il tasso di penetrazione è dell'80%, contro ad esempio il 30% in Germania; è un segmento da 800 milioni di euro di fatturato", spiega Gianfranco D'Amico (nella foto a destra), amministratore delegato di Bonduelle Italia e presidente di AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari) IV gamma, a margine della presentazione del progetto Filiera Garantita® (leggi articolo correlato). Ma dopo la crescita registrata negli anni successivi alla crisi, ora l'andamento del mercato sembra essersi ridimensionato e, riprende D'Amico, "per quest'anno il trend non è positivo come l'anno scorso: è stabile o leggermente inferiore".

In questo Bonduelle sembra però essere un'eccezione. L'anno fiscale che s'è chiuso lo scorso giugno ha segnato un fatturato per il segmento del fresco di Bonduelle Italia di 130 milioni di euro (coprendo il 14% del mercato, ndr), "in crescita significativa - riprende l'ad - grazie una strategia che punta a una qualità sempre maggiore, perché quando il consumatore paga il 20% in più di una busta anonima allora dentro deve esserci la qualità vera". Questa strategia sembra aver pagato se si considera - da dati forniti da D'Amico - che a giugno 2016 il segmento ha segnato per l'azienda un +7% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.


L'interno dello stabilimento Bonduelle Italia a San Paolo d'Argon. Il numero delle linee denota come quello della IV gamma sia un settore dove occorrono ingenti investimenti.

Performance di Bonduelle a parte, resta il fatto che "la marca commerciale ha avuto delle difficoltà e questa rappresenta il 40% del mercato. Anche per questo volevamo una normativa per rassicurare il consumatore circa la qualità del prodotto perché il problema è che in Italia ci sono 180 produttori di IV gamma", rimarca l'ad di Bonduelle Italia e presidente di AIIPA IV gamma. "In questo momento - riprende - c'è un vuoto normativo in Italia tra quello che è IV gamma e quello che non lo è; e con la legge entrata in vigore lo scorso agosto (cfr. FreshPlaza del 31/07/2015) siamo riusciti quantomeno a introdurre tre punti fermi nel settore: il primo la necessità di conservare la temperatura, il secondo che servono minimo 2 lavaggi, e il terzo l'obbligo di indicare sull'etichetta prodotto lavato e pronto al consumo". Nelle prossime settimane si terrà al Miipaf un incontro proprio per fare il punto sulla legge dello scorso agosto.

Ma in un mercato particolarmente affollato come quello della quarta gamma, si sta assistendo un fenomeno particolare: "Stanno esplodendo i consumi limitrofi alla IV gamma come ad esempio le zuppe e i burger vegetali, ed è lì che si sta spostando la competizione. Il mestiere (di chi fa IV gamma, ndr) sta cambiando e sta mettendo in discussione il processo di produzione, con chi sta cercando di trovare il modo di offrire le insalate in modo diverso, con mix salutistici o confezioni ad alto servizio, e chi sta puntando sui vegetali evoluti: questo creerà delle discriminanti nel settore", nota l'ad di Bonduelle Italia, che sottolinea come anche la loro linea di zuppe InPausa sia arrivata a fatturare 7 milioni di euro, a meno di un anno dal lancio sul mercato (cfr. FreshPlaza del 07/01/2016).

Il nuovo terreno di scontro, così come la normativa dell'anno scorso, "stanno pulendo il mercato. Il vero punto è che per fare questo business devi capire che c'è un consumatore esigente e che devi alzare l'asticella, ma più è complicato il processo e più è necessaria la competenza. Non tutti possono permetterselo", conclude D'Amico.