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Le esportazioni iraniane di pistacchi toccheranno 136mila tonnellate
La Cina è il principale importatore di pistacchi iraniani, mentre altri acquirenti di questo frutto a guscio comprendono la Comunità degli Stati Indipendenti (CIS), l'UE, l'India e alcuni stati arabi.
Secondo le cifre ufficiali, l'anno scorso sono state raccolte oltre 200mila ton di pistacchi. Questo dato mostra un declino nella produzione di questi frutti nell'anno corrente.
Elencando alcune delle ragioni per il calo nella produzione, Agah ha indicato: "Gli alberi di pistacchio presentano una spiccata alternanza produttiva. Questo significa che la resa è maggiore in un determinato anno e minore in quello subito seguente. Quest'anno può essere considerato tra quelli di magra".
Agah ha dichiarato anche che la produzione di pistacchi è stata danneggiata da condizioni climatiche sfavorevoli. Il funzionario IPA ha continuato spiegando che una specie di parassita delle sementi, il Lygaeus pandurus, ha ostacolato la produzione di pistacchi.
L'Iran è uno dei principali produttori ed esportatori di pistacchio. Tuttavia, siccità e agricoltura senza vincoli potrebbero avere avuto un impatto devastante sul settore.
Nel 2013 la Camera di Commercio dell'Iran ha condotto un sondaggio dimostrando che la provincia di Kerman perdeva ogni anno 20mila ettari circa di coltivazione di pistacchi a causa della desertificazione.
Tradizionalmente l'Iran ha una forte influenza sul mercato dei pistacchi, ma deve competere con gli USA per diventare il maggiore produttore. Ciò nonostante, le vendite iraniane in USA ed Europa sono state ostacolate dalle sanzioni. La revoca delle sanzioni che l'anno scorso ha seguito l'accordo sul nucleare tra Tehran e le principali potenze mondiali ha risollevato la speranza che il Paese del Golfo Persico possa nuovamente avere l'opportunità di dominare i mercati globali.
Questo sarà possibile attraverso una programmazione accurata per incrementare la produzione di pistacchi e superare gli ostacoli politici come quelli relativi alle sanzioni.
Fonte: payvand.com
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