
Il consumo medio pro capite di frutta è risalito a 370 grammi, ma in 10 anni le quantità generali di cibo che ogni italiano consuma quotidianamente sono diminuite di 230 grammi. La carne è diminuita del 13%. Il biologico è in ascesa: +21% nel 2015 e ormai reppresenta il 3% del mercato.

I prodotti della linea "Frutta e bacche".
"Il trionfo della salute non dipende dalle sostanze nutritive, ma dai cibi naturali che li contengono", ha detto Schiavina, rifacendosi a Colin Campbell, lanciando così i principi della nutraceutica, cioè gli alimenti che contengono le sostanze che fanno bene all'organismo.

Oltre cento persone, per lo più farmacisti, alla serata di EuroCompany, al ristorante I Pini di Riolo Terme.
"Il cibo può essere una medicina – ha aggiunto Angela Costa, della sezione Ricerca e Sviluppo dell'azienda – e forse la corretta alimentazione potrebbe sostituire molti farmaci". E non a caso ogni italiano spende ogni anno 300 euro in medicinali: troppi rispetto alla media europea e soprattutto rispetto a quelli che effettivamente sono utili (41% secondo le statistiche presentate da Schiavina). E siamo al primo posto anche nel consumo di antibiotici.

Michele Schiavina.
Gli italiani stanno cambiando le abitudini alimentari anche dal punto di vista dei luoghi fisici: si fa sempre più colazione al bar, si pranza al volo lontano da casa e, la sera, si cena di più al ristorante o si ordina con lo smarthphone un cibo take away.
Francesca Bucella di EuroCompany ha introdotto il concetto di "superalimenti" di uso quotidiano e il fatto che gli integratori alimentari di sintesi possano essere sostituiti da polveri vegetali nutraceutiche. "Sono dei veri e propri alimenti - ha concluso Bucella descrivendo le polveri vegetali - quindi possono essere utilizzati in cucina per arricchire i normali piatti culinari".