Vi si è giunti d'intesa con la regione e con i componenti del tavolo permanente di coordinamento, presieduto dal prefetto di Foggia, Maria Tirone, frutto dell'attività del tavolo permanente di coordinamento insediato lo scorso 6 luglio, attuando il "protocollo nazionale per il contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo in agricoltura Cura - legalità - uscita dal ghetto", siglato a Roma il 27 maggio scorso (cfr. FreshPlaza del 30/05/2016).
L'intesa è finalizzata, nel breve periodo e con la collaborazione delle associazioni di volontariato, al monitoraggio degli immigrati interessati dalle colture agricole stagionali presenti sul territorio della provincia di Foggia e all'avvio di un percorso di legalità nel lavoro. Nel medio periodo invece, il fine è quello di predisporre, da parte di regione e comuni, misure di accoglienza più adeguate all'entità delle presenze e la verifica dello status giuridico dei cittadini stranieri per la loro regolarizzazione.
Il monitoraggio sarà propedeutico alla definizione di progettualità da finanziare sul PON Legalità, qualora tra i destinatari siano compresi immigrati regolari, richiedenti asilo e titolari di protezione umanitaria.
L'intesa costituisce un ulteriore tassello del più articolato mosaico orientato all'inclusione dei cittadini stranieri, anche impiegati nelle colture stagionali, e al contrasto a ogni forma di intermediazione irregolare o sfruttamento di manodopera, anche attraverso la responsabilizzazione e il coinvolgimento degli stessi immigrati.
Calabria: insediato il tavolo di coordinamento
Il Palazzo della Prefettura di Reggio Calabria è stato protagonista della prima riunione del tavolo permanente di coordinamento sul tema del caporalato e dello sfruttamento in agricoltura.
Nel dettaglio il tavolo di coordinamento, composto dai rappresentanti delle articolazioni periferiche delle Istituzioni e degli organismi nazionali firmatari del Protocollo sperimentale e dai responsabili delle Forze dell'Ordine, avrà il compito di:
- monitorare e sollecitare interventi a favore dei lavoratori del settore agricolo volti a prevenire l'insorgenza di problematiche sanitarie;
- promuovere la legalità e la sicurezza nei rapporti di lavoro;
- attivare percorsi di integrazione, anche abitativa, e di inclusione sociale dei lavoratori stranieri nonché servizi di orientamento al lavoro, mediante i Centri per l'impiego, in prossimità dei luoghi di stazionamento dei migranti.
Nel corso della riunione è stato condiviso un percorso di lavoro che prevede come iniziativa prioritaria la sottoscrizione di una convenzione atta a definire compiti e funzioni delle parti coinvolte. Clicca qui per saperne di più.