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Una panoramica sul mercato mondiale dei peperoni

In Europa la stagione dei peperoni è stabile. I coltivatori di Paesi Bassi e Belgio sono soddisfatti dei prezzi. Anche in Polonia la situazione è positiva. Nelle isole inglesi, il mercato si è stabilizzato dopo un periodo di prezzi elevati e bassa fornitura. Nei prossimi anni la superficie coltivata a peperoni in Olanda e Spagna è destinata ad aumentare. In Israele si è soddisfatti della riduzione della superficie, che è risultata in un livello di prezzi più sostenibile.

Dall'altra parte dell'oceano fanno sapere che il mercato è a un punto di svolta e in molti stati la raccolta è in pieno corso. I coltivatori canadesi temono che i parassiti possano causare problemi nella coltivazione. In Estremo Oriente, la Cina ha aperto i confini ai peperoni olandesi.

La superficie coltivata dei Paesi Bassi è in crescita

I coltivatori olandesi hanno riportato: "Se dovessimo riuscire a terminare, non potremo certo lamentarci". I prezzi sono un po' più bassi, ma sempre in linea con quelli dell'anno scorso e questa è una buona notizia, dal momento che ci sono stati un paio d'anni negativi. Anche la produzione è ottima - per molti coltivatori è persino migliore di quella dell'anno scorso. Tutto questo ha portato a un risultato leggermente inferiore ma comunque soddisfacente.

Gli effetti del buon andamento registrato l'anno scorso e anche quest'anno si sono immediatamente riflessi sulla superficie coltivata, che è stata notevolmente ampliata. Al momento, si sta procedendo con la costruzione di 25 ettari di serre coltivate a peperoni da Leo Hoogweg a Noordoostpolder, 9 ettari per Rainbow-Kwekerij Andijk in Olanda settentrionale, 18 ettari per 4Evergreen Westdorpe e 15 ettari per i coltivatori di peperoni di VGT. La prossima stagione la superficie coltivata crescerà di almeno 80 ettari, il 6,5%, grazie all'acquisto di un vivaio di rose ad opera di Kwekerij Overgaag. Per il prossimo anno, inoltre, sono previsti ulteriori acquisti e ampliamenti per la coltivazione dei peperoni.

Intorno al 2010 la superficie coltivata a peperoni nei Paesi Bassi ha registrato un picco di 1.400 ettari. Dopodiché, l'area di produzione ha cominciato a ridursi fino a stabilizzarsi negli ultimi due anni a circa 1.200 ettari.



I belgi sono soddisfatti della stagione

Anche se i commercianti sono ancora cauti nel definire "buona" questa stagione, le previsioni sostengono che il risultato finale sarà simile a quello del 2015. Nonostante le oscillazioni nei prezzi, il prezzo medio sarà paragonabile a quello del 2015 e secondo un commerciante costituirà un risultato soddisfacente per tutti. I prezzi dei peperoni gialli e rossi sono normali, ma quelli dei verdi ottengono un po' più della media. A causa di una fornitura più ridotta i peperoni verdi hanno prezzi superiori ai 2 euro. I peperoni gialli ottengono circa 1,50 euro al kg e il prezzo dei rossi è di 1,20 euro al kg. L'offerta di peperoni gialli sta gradualmente diminuendo. Per quanto riguarda i rossi, la fornitura per il momento è sufficiente.

La superficie coltivata spagnola aumenta fino a 10mila ettari

Secondo quanto riportato dal ministero all'agricoltura, la superficie coltivata a peperoni ad Almeria, in Spagna, è aumentata di 600 ettari e pertanto la stagione prossima supererà la soglia dei 10mila ettari. Si tratta di una crescita di oltre il 6%. Per via dei buoni risultati ottenuti nella stagione scorsa e di quelli deludenti registrati per altri ortaggi coltivati in serra, sono di più i coltivatori che hanno scelto di dedicarsi ai peperoni.

I prezzi inglesi tornano alla normalità
Nel Regno Unito, i prezzi delle verdure sono tornati nuovamente a un livello normale dopo che qualche settimana fa erano aumentati notevolmente a causa di una carenza. Un gap provocato da un clima non estivo registrato in Gran Bretagna ed Europa. La fornitura al momento è nuovamente buona, anche se ci si aspetta ancora scarsità nella produzione di peperoni verdi. A causa del tasso di cambio, i peperoni olandesi hanno ancora un prezzo elevato. Un commerciante ha affermato che nel periodo di carenza i peperoni sono stati riforniti dalla Polonia. Attualmente la fornitura è buona per tutti i colori. Anche il settore di vendita al dettaglio si è mostrato comprensivo, infatti al momento degli ordini si è tenuto conto dei più lunghi tempi di trasporto.

La politica israeliana sta dando i suoi frutti

Dopo un periodo di rapido declino a causa di difficoltà economiche nei principali mercati d'esportazione e di un'offerta eccessiva sul mercato locale, il settore israeliano del peperone ha deciso di orientarsi verso lidi più tranquilli. Infatti, il governo locale ha offerto ai coltivatori un'agevolazione per passare alla coltivazione di altri ortaggi. In questo modo la pressione sul mercato dovrebbe allentarsi. Molti coltivatori hanno approfittato dell'offerta e così la superficie coltivata è diminuita del 40%. Nel 2014 il raccolto complessivo è stato di 200mila ton e quest'anno le stime parlano di una produzione di 120mila ton.

In passato, il 60% dei peperoni israeliani veniva esportato. La destinazione principale è la Russia che rappresenta la metà delle esportazioni di peperoni. La seconda destinazione più importante sono i Paesi Bassi che a loro volta redistribuiscono i peperoni in tutta Europa. Tuttavia, negli ultimi tempi la suddetta cifra d'esportazione è diminuita e attualmente è il 50% della produzione ad essere esportato. Nonostante gli investimenti per esportare di più in America, i profitti dati dalle spedizioni oltreoceano restano bassi.

Sul mercato interno, la politica sembra che stia dando i suoi frutti. Dopo anni di prezzi bassi si è notata una ripresa dovuta alla fornitura più bassa. I prezzi al momento variano tra 1,50 e 2 euro. Basta una piccola carenza di prodotto che il prezzo schizza a 3 euro al kg. Di conseguenza i coltivatori che hanno mantenuto la coltivazione di peperoni sono finalmente fuori pericolo.

La Cina apre i confini ai peperoni olandesi.
La stagione dei peperoni olandesi terminerà a ottobre. La maggior parte della coltivazione è senza copertura e avviene nella zona settentrionale e nord-orientale del Paese, con Shanxi come principale zona di produzione. A causa delle piogge di quest'estate, i prezzi sono aumentati sul mercato all'ingrosso di Pechino. Cresce al contempo anche la coltivazione in serra. Nelle province di Shangdong e Hainan del sud si stanno implementando grandi progetti, spesso con finanziamenti esteri.

Quest'estate, i Paesi Bassi hanno ottenuto l'accesso al mercato cinese dei peperoni. A luglio sono state effettuate alcune spedizioni di prova a Shanghai e Guangzhou. Le vendite si affideranno alla tendenza che predilige la scelta di alimenti sicuri e salutari. I Paesi Bassi sono i primi ad avere ottenuto l'accesso in Cina per l'export di peperoni e a partire dall'anno prossimo è previsto l'export di un volume maggiore.

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: