Il funzionario ci riferisce che gli elenchi ufficiali degli operatori italiani autorizzati (impianti e stabilimenti) saranno trasmessi la prossima settimana (36ma del 2016) alle competenti autorità presso l'Ambasciata canadese in Italia. Oltre agli elenchi dalla Sicilia, dovrebbero pervenire all'Ambasciata anche quelli relativi alla Puglia e alla Basilicata.
In riferimento invece all'incertezza sollevata dalle ultime eccezioni canadesi in merito al rischio di contaminazione da Lobesia botrana per le drupacee e i kiwi, il problema deriva dal fatto che non è stato ancora stabilito un system approach per questi prodotti, sui quali ora il servizio fitosanitario canadese ha stilato un elenco di possibili parassiti.
Rosario D'Anna precisa: "Nell'uva da tavola il rischio di Lobesia botrana è quasi nullo, non fosse altro per il fatto che i grappoli devono essere in perfette condizioni per il consumo fresco; cosa che è meno rilevante per l'uva da vino. Questo fatto, insieme al system approach, cioè al sistema di controllo preventivo del prodotto già stabilito in accordo con il Canada, ci consente di dire che, per quanto riguarda l'export di uva da tavola, siamo un po' più avanti e speriamo di poter dare a breve la notizia circa la spedizione del primo carico".
Anche dalla Puglia, l'associazione degli esportatori ortofrutticoli APEO sta raccogliendo la documentazione necessaria per l'export di uva da tavola e auspica che la situazione si sblocchi nel volgere di una ventina di giorni. "Sarebbe importante poter effettuare la spedizione di almeno 2-3 container, in modo da verificare che tutto funzioni a dovere", sottolinea il presidente APEO, Giacomo Suglia.
Gli obblighi da rispettare per gli esportatori riconosciuti e autorizzati alle spedizioni di uva da tavola in Canada
- Adottare le linee guida nazionali di difesa integrata;
- utilizzare prodotti fitosanitari autorizzati su uva da tavola;
- conservare per almeno due anni i documenti-schede relativi al processo produzione - commercializzazione;
- essere disponibile personalmente o indicare un tecnico abilitato, allo scopo di mantenere i contatti con il Servizio Fitosanitario Regionale;
- eseguire i controlli dei punti critici del processo di produzione-commercializzazione, secondo le modalità stabilite dal Servizio Fitosanitario Regionale;
- segnalare al Servizio Fitosanitario Regionale qualsiasi comparsa di organismi nocivi di quarantena o di qualità, o di qualsiasi altra anomalia relativa ai lotti da esportare in Canada;
- consentire l'accesso in azienda agli Ispettori fitosanitari per effettuare i relativi controlli e/o per eseguire eventuali campionamenti ;
- compilare in ogni loro parte, documenti e schede di controllo se previsti
- adottare un sistema di certificazione almeno HACCP e GlobalGAP
- notificare al Servizio Osservatorio Fitosanitario entro il 10 di aprile di ogni anno i vigneti per cui si chiede l'autorizzazione;
- riportare il codice alfa numerico di iscrizione al registro su tutta la documentazione amministrativa relativa ai lotti da esportare in Canada e sulle confezioni;
- formare il personale coinvolto nella raccolta e confezionamento per individuare presenza o segni di parassiti;
- ottemperare alle prescrizioni impartite dal Servizio Fitosanitario Regionale;
- restituire, entro 60 giorni, l'autorizzazione regionale nel caso di cessazione dell'attività;
- essere disponibile a collaborare con il Servizio Fitosanitario Regionale allo scopo di un più puntuale raggiungimento degli obiettivi fissati dal Protocollo.