Quanto più cresce la produzione biologica, tanto più occorrono nuove tecniche per far fronte alle avversità: nel settore delle mele leggasi in primis afidi, ticchiolatura, marciumi e quant'altro. Proprio per questo lo scorso giovedì 11 agosto 2016 Laimburg, il Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale della Provincia di Bolzano (BZ) e la Fondazione Edmund Mach hanno aperto le porte dei campi sperimentali a Vadena (BZ), dove sono in corso diversi test su nuove tecniche di difesa per la melicoltura biologica: vediamo cosa si sta studiando.

EcoOrchard, il progetto per incrementare la popolazione di insetti utili nei meleti.
Un primo progetto di ricerca in corso è EcoOrchard. Di durata triennale, è partito l'anno scorso e sebbene non siano ancora disponibili dei dati, perché siamo ancora nelle fasi iniziali della ricerca, è certamente molto interessante perché vuole indagare il mix di piante e fiori che, seminati all'interno dei filari, richiamino più insetti utili.

La macchina per il diserbo al vapore.
Ancora, come mostrato in occasione di "Romagna in Campo" (cfr. FreshPlaza del 15/06/2016), anche al Laimburg si sta studiando l'effetto di una nuova tecnica per il diserbo: quella con il vapore sparato a 140 gradi.

Effetti del diserbo a vapore.
Nelle prove è stata utilizzata una macchina per il diserbo a vapore, con diverse velocità d'avanzamento (1 o 2 km/h) e in combinazione o meno con la pacciamatura, in tesi da 1 o 2 passaggi. Anche in questo caso i risultati sono ancora provvisori, trattandosi della prima esperienza, ma stando a quanto segnalato durante la giornata tecnica il sistema si è rivelato efficacie nel diserbo, specie effettuando due passaggi con la macchina piuttosto che uno solo, come pure, al netto dei costi di manodopera e dell'acqua, si è dimostrato più economico del pirodiserbo.

Un momento dell'open day al Laimburg dello scorso giovedì 11 agosto 2016.
Un altro capitolo di ricerca in corso nella melicoltura biologica riguarda invece il diradamento, utilizzando olio di paraffina (alias olio bianco) e qui, per valutarne l'efficacia, occorre un distinguo, a seconda che si parli di piante più o meno vigorose. L'uso dell'olio di paraffina in fase di diradamento si è infatti dimostrato più efficace nel caso di piante più deboli (cioè meno vigorose); in questi casi si è registrata un'efficacia anche del 50% contro un 30% su piante più vigorose. Quest'anno verrà inoltre valutato se l'uso dell'olio di paraffina abbia un qualche effetto sulla rugginosità dei frutti.

La rete bianca per testare gli effetti nella lotta alla ticchiolatura.
Non da ultimo si sta studiando l'uso delle reti di copertura di tipo Keep in Touch® con una doppia finalità: da un lato per scoprire se il loro impiego abbia una qualche efficacia nel contenimento dei marciumi in post-raccolta, dall'altro per saggiarne l'efficacia nel controllo della ticchiolatura del melo, probabilmente una delle avversità più difficili da contenere nella melicoltura biologica. Se nel primo caso dati ufficiali ancora non ce ne sono - essendo la stagione di raccolta partita da poco - nel secondo caso dei primi dati rilevati appaiono piuttosto interessanti.

A sinistra una porzione di filare coperta da rete Keep in Touch®, a destra la porzione di filare scoperto, usato come testimone nell'analisi degli effetti della copertura nella lotta alla ticchiolatura.
Usando le reti di copertura (in questo caso bianche), con funzione antipioggia, per combattere la ticchiolatura è stato rilevato – come riportato durante la presentazione della prova - un danno inferiore all'1%, contro il 20% del testimone. Se questo numero è interessante, c'è un però: usando le reti è stato infatti registrato un calo dell'assorbimento delle sostanze nutrienti da parte della pianta nell'ordine del 15%.

Parte del pubblico all'open day dello scorso giovedì 11 agosto 2016.
Per maggiori informazioni:

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Via E. Mach
39010 San Michele all'Adige (TN) – Italia
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