
Per l'indagine le pere delle varietà Forelle, Packham's Triumph e Abate Fetel sono state raccolte sia durante la finestra di raccolta commerciale (R1) sia un mese dopo (R2); i frutti sono stati conservati a -0,5 °C (per quattro mesi le pere del primo raccolto e per tre mesi quelle del secondo raccolto).
Per le valutazioni, le pere R1 sono maturate a 20 °C per 7 giorni mentre le pere R2 sono stati prelevate dalla cella il giorno prima dell'analisi. I ricercatori hanno effettuato misure fisico-chimiche, analisi sensoriali, e hanno registrato le preferenze di consumatori appartenenti a diversi gruppi etnici verso le citate pere.
Dall'indagine i consumatori sono stati suddivisi in due gruppi in base alle loro preferenze e gradimento organolettico.
Il Gruppo 1 che rappresentava il 33% del gruppo totale dei consumatori ha preferito le caratteristiche di croccantezza, durezza e compattezza, mentre il gruppo 2 che rappresentava il 67% ha preferito le caratteristiche di polpa fondente, succosità, gusto dolce. Queste ultime caratteristiche sono risultate le più evidenti nelle pere R1 Packham's Triumph che sono state fatte maturare per 7 giorni.
I ricercatori spiegano che la maggior parte dei consumatori locali di pere chiaramente preferisce frutta matura e se l'industria riuscisse a trovare un modo per fornire un prodotto del genere, minimizzando le perdite dovute allo stadio di maturazione o ammaccamenti, sicuramente il consumo di pere fresche potrebbe aumentare.
Tuttavia, vi è anche un mercato locale per le pere croccanti: le pere Forelle sono state apprezzate in quanto le più croccanti fra le pere R2, mentre non sono emerse differenze significative per le pere Abate Fetel fra primo e secondo raccolto. Forelle e Abate Fetel potrebbero quindi essere adatte al mercato che vuole pere più compatte e croccanti.
Fonte: Blanckenberg Anelle, Muller Magdalena, Theron Karen I., Crouch Elke M., Steyn Willem J., 'Harvest maturity and ripeness differentially affects consumer preference of Forelle, Packham’s Triumph and Abate Fetel pears (Pyrus communis L.)', Agosto 2016, Scientia Horticulturae, Vol. 207, pag. 131-139.
www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0304423816302552
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Steyn Willem J.
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