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Database fotografico per riconoscere le malattie delle piante

In tutto il mondo 2 milioni e mezzo di agricoltori si sono rivolti a Plant Village

Mentre il mondo è alle prese con la sfida di sfamare una popolazione mondiale in costante crescita c'è un però, un fianco scoperto: il rischio sempre dietro l'angolo che questa o quella coltura sia spazzata via dalle fitopatie. E' già capitato in passato, ma oggi David Hughes, professore di entomologia e biologia all'Università della Pennsylvania, negli Stai Uniti, crede esista un'arma in più, che sta nella tasca dei nostri pantaloni e, a giudicare dai numeri, potrebbe aver ragione.



Hughes è infatti il co-creatore di Plant Village, un immenso archivio fotografico di oltre 54mila scatti, tutti con un unico soggetto: piante malate. L'idea alla base di questo database in costante aggiornamento è creare una piattaforma per permettere di diagnosticare le malattie delle colture, in ogni parte del pianeta, e intervenire prima che facciano troppi danni. Basta avere uno smartphone o un cellulare con una fotocamera, scattare una foto alla pianta malata e inviarla a Plant Village, dove uno speciale algoritmo prova a diagnosticare la malattia confrontando le fotografie che ha in archivio e quella che gli è stata inviata (cfr. FreshPlaza del 09/12/2016).

Il progetto Plant Village è ambizioso, ma i suoi creatori non sembrano gli unici a crederci intensamente, se si considera che, dalla sua messa online, sono già arrivate richieste di diagnosi da 2 milioni e mezzo di agricoltori di tutto il mondo. Ad oggi la piattaforma è in grado di diagnosticare 26 malattie di 14 colture diverse con una precisione del 99%; numeri destinati ad aumentare se anche altri centri di ricerca decideranno di mettere a disposizione le proprie foto e conoscenze in fatto di fitopatie per migliorare il software di riconoscimento.

Rielaborazione FreshPlaza su fonte www.usda.gov.