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"La Francia archivia il TTIP: "Impossibile un accordo entro il 2016"

TTIP addio. A sei giorni dal via al 14esimo round di negoziato per l'accordo transatlantico di libero scambio tra Stati Uniti ed Unione Europea, la Francia mette la parola fine alle trattative: "Non esiste assolutamente alcuna possibilità che si arrivi a un accordo entro la fine dell'amministrazione Obama. Penso che ormai lo sappiano tutti, anche quelli che sostengono il contrario", ha detto il vice ministro francese per il Commercio estero, Matthias Fekl.

Il nodo - spiega Fekl - dipende dal fatto che "stiamo aspettando così tante serie offerte da parte degli USA che non c'è alcuna possibilità che qualcosa cambi entro il termine del mandato dell'amministrazione Obama".

A ruota è intervenuto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, che dell'intesa con gli Usa è stato un grande sostenitore: "Il TTIP secondo me salta perché siamo arrivati troppo lunghi sulla negoziazione e rischia di saltare anche l'accordo con il Canada perché c'è una mancanza di fiducia verso tutto quello che è internazionalizzazione e una mancanza di delega a una governance europea certa".

In qualche modo è naturale che siano i francesi - da sempre scettici - a scrivere la parola fine su un negoziato che non hanno mai amato: "Non c'è nulla di peggio che iniziare una trattativa dicendo di voler concludere a qualunque costo. Noi - prosegue Fekl - avremmo preferito una buona intesa per l'occupazione in Francia e per i lavoratori".

A complicare la situazione contribuisce anche Brexit, l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea: gli inglesi erano i primi sostenitori dell'intesa anche nella loro ottica di trasformare l'Unione europea in un'enorme area di libero scambio senza vincoli politici. Con l'esito del referendum, Londra si è chiamata fuori lasciando il pallino dei negoziati con Washington a Parigi e Berlino che sul trattato hanno già sollevato diversi dubbi.

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