In lieve calo la fiducia dei consumatori, peggiora quella delle imprese al dettaglio
Tutte le stime riferite alle componenti del clima di fiducia dei consumatori diminuiscono: quella economica a 140,5 da 142,7, quella personale a 104,8 da 105,7, quella corrente a 110,0 da 111,1 e quella futura a 120,2 da 120,6.
I giudizi sull'attuale situazione economica del Paese peggiorano (a -38 da -34 il saldo) mentre per le attese aumentano i pareri favorevoli: il saldo passa a 8 da 5. I giudizi sui prezzi nei passati 12 mesi non variano: il saldo si attesta a -36; mentre, le attese per i prossimi 12 mesi, esprimono tendenze al ribasso (a -33 da -30 il saldo). Peggiorano le aspettative sulla disoccupazione (il saldo passa a 21 da 12).
La fiducia delle imprese del commercio al dettaglio
Nel commercio al dettaglio, il clima di fiducia scende a 102,0 da 104,9. Diminuisce sia il saldo dei giudizi sulle vendite correnti (a 1 da 5) che quello relativo alle aspettative sulle vendite future (a 23 da 28); si conferma sui valori dello scorso mese il saldo delle scorte di magazzino (a 11).
Clima di fiducia delle imprese del commercio al dettaglio totale e per tipologia distributiva - Dicembre 2015-aprile 2016, indici destagionalizzati (base 2010=100) e saldi destagionalizzati - Clicca qui per ingrandire la tabella
Il clima di fiducia peggiora in entrambi i circuiti distributivi, portandosi a 101,3 da 104,1 nella grande distribuzione e a 103,2 da 106,1 in quella tradizionale. I saldi dei giudizi e delle attese sulle vendite peggiorano sia nel primo che nel secondo caso, passando rispettivamente a 7 da 11 e a 31 da 35, nella grande distribuzione e a -15 da -10 e a 6 da 13, in quella tradizionale. Quanto alle scorte di magazzino, il saldo della variabile passa a 16 da 15 nella grande distribuzione e a 0 da 4 in quella tradizionale.