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Cinaricoltura e sostenibilita' al centro di un convegno a Ramacca: il resoconto

Grande successo di pubblico per il convegno promosso dal GAL Kalat Est sul tema "Cinaricoltura sostenibile e di qualità" che si è tenuto a Ramacca (CT) presso il Museo dell'Architettura Contemporanea.



Il professore Giovanni Mauromicale del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agrarie e Alimentari Università di Catania ha moderato un dibattito che ha visto susseguirsi gli interventi di esponenti del mondo accademico e scientifico sulla situazione del settore e sulle opportunità per i mercati.



Sono intervenuti: il sindaco di Ramacca avvocato Franco Zappalà, il professore Calogero Romano, presidente dell'Associazione Carciofo Spinoso di Menfi, la professoressa Cristina Restuccia microbiologia degli alimenti Università di Catania, la professoressa Gaetana Mazzeo e il professore Gaetano Siscaro del dipartimento di Entomologia Generale e Applicata dell'Università di Catania, il dottor Corrado Vigo presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali Catania, Claudio Scalise, managing director di SG Marketing, che ha parlato delle prospettive di mercato del carciofo.

L'evento si è svolto in concomitanza della XXVI Sagra del Carciofo nell'ambito delle attività di promozione del territorio Calatino e del percorso di valorizzazione delle sue produzioni agroalimentari con la piattaforma "Nodo di Rete-Valore Sicilia". Un evento atteso, che ha messo in luce vari aspetti dell'iter di produzione-lavorazione e immissione nei mercati del prodotto.



Il carciofo nel comprensorio del Calatino si estende su alcune migliaia di ettari a coltura specializzata e più in generale in diverse aree della Sicilia risulta la risorsa più rappresentativa del sistema produttivo, nonché il principale supporto economico del tessuto sociale.

In tal senso è necessario favorire lo sviluppo di un sistema integrato di reti di imprese per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari siciliani, consentendo di veicolare un'immagine comune legata a tracciabilità, garanzia di origine siciliana e connessione con le specificità del territorio. Lo strumento di comunicazione e garanzia verso il consumatore è il marchio collettivo di qualità internazionale "Ruralità Mediterranea".

Maggiori info: www.valoresicilia.net, www.ilpassaportodelgusto.it.

Il resoconto del convegno
L'avvocato Franco Zappalà, sindaco di Ramacca ha esteso i saluti agli intervenuti e ha sintetizzato con la scelta dell'amministrazione comunale di favorire e incentivare le sperimentazioni e le ricerche sul carciofo sui campi di Ramacca, al fine di poter consentire alla cinaricoltura, volano dell'agricoltura dell'areale, di poter essere sempre competitiva sul mercato.

Ha sottolineato l'importanza delle attività di promozione e valorizzazione del territorio Calatino nonché l'efficacia della piattaforma "Nodo di Rete-Valore Sicilia" finalizzata allo sviluppo di un sistema integrato di reti di imprese per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari siciliani. Ciò consentirà di veicolare un'immagine comune legata a tracciabilità, garanzia di origine siciliana e connessione con le specificità del territorio.

Giovanni Mauromicale del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agrarie e Alimentari Università di Catania ha sottolineato l'importanza della innovazione agronomica nella coltivazione del carciofo, del miglioramento genetico del carciofo e degli aspetti tecnico-scientifici circa i metodi di propagazione della coltura, applicazioni pratiche nella cinaricoltura siciliana. Il rispetto e l'ampliamento della biodiversità nel miglioramento genetico è un fattore molto importante perché permette di: ampliare o meglio regolare il calendario di produzione, abbassare gli eccessi di prodotto nei periodi con più elevata produzione aumentando la produzione nei periodi di offerta insufficiente


Un passaggio della relazione del Prof. Mauromicale.

Calogero Romano, presidente dell'Associazione Carciofo Spinoso di Menfi, Agronomo e Presidente dell'Associazione Carciofo Spinoso di Menfi. Ha illustrato il panorama varietale e la sua distribuzione geografica in Sicilia, dal carciofo spinoso di Menfi e del palermitano, al Violetto Siciliano, alle varietà di nuova generazione (Apollo, Tema ecc). "Gli ecotipi locali –ha sottolineato- hanno alto valore in termini di biodiversità, ma hanno bassa resa produttiva. Le nuove varietà sono molto produttive ma azzerano la biodiversità nei processi di meccanizzazione delle operazioni colturali".

Cristina Restuccia microbiologia degli alimenti presso l'Università di Catania ha parlato di innovazione nelle tecniche di conservazione in post-raccolta del carciofo, con un raffronto tra diverse tecniche sperimentate e problematiche microbiologiche: l'uso dell'ozono è risultato un metodo efficace, che non lascia alcun residuo chimico sul prodotto. Le sperimentazioni sono state attuate nell'impianto di condizionamento della Cooperativa Violetto Ramacchese di Ramacca.

L'ozono consente di eliminare residui di sostanza chimiche, afidi o escrementi di uccelli, rallenta il processo di deterioramento perché blocca lieviti e muffe aumentando la "shelf life" del carciofo. Il carciofo raccolto il mattino è trattato con ozono in cella frigo per una notte; l'indomani è selezionato e confezionato in cassette di polipropilene certificate per alimenti, sanificato in acqua ozonizzata. L'intero pallet è immerso per otto minuti sott'acqua e spedito con camion frigo. Nelle ventiquattro ore, il prodotto arriva a destinazione.


Gaetana Mazzeo e Gaetano Siscaro, professori del dipartimento di Entomologia Generale e Applicata si sono soffermati sui metodi e strumenti di controllo biologico e integrato nella difesa della coltura del carciofo, sull'importanza della biodiversità per l'equilibrio degli ecosistemi naturali gli insetti utili predatori dei fitofagi.

Di particolare rilievo il controllo "biologico e integrato" degli insetti dannosi, al fine di favorire il diffondersi degli insetti utili che controllano naturalmente quelli fitofagi; i danni che il controllo chimico con prodotti di sintesi può arrecare agli insetti impollinatori del gruppo delle api, con particolare riferimento all'Apis mellifera siciliana, sottospecie autoctona a rischio estinzione.


Un momento dell'intervento di Corrado Vigo.

Corrado Vigo presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali Catania ha sottolineato quanto sia importante: "La figura dell'agronomo nell'assistenza tecnica e quale supporto possa dare per il corretto utilizzo dei mezzi tecnici (difesa, irrigazioni concimazioni) per la gestione idonea della coltivazione del carciofo. L'agronomo va inteso quale collegamento tra l'agricoltore e la ricerca scientifica, un consulente per ridurre gli sprechi (migliorando quindi il bilancio aziendale) e per preservare biodiversità e l'equilibrio dell'agro ecosistema".

Claudio Scalise managing director di SGMARKETING, ha parlato delle prospettive di mercato del carciofo.

Il trend dei consumi indica come nella fascia medio alta del mercato del food si stia assistendo a una polarizzazione verso due grandi macropoli: il primo è quello relativo all'edonismo in cui si ritrovano ben il 60% degli italiani, i quali affermano che il cibo per loro è fonte di piacere, il secondo è quello del naturalista e del salutista con cui ritroviamo alcune categorie di prodotti in grande crescita sul mercato.

Il carciofo si inserisce perfettamente in questi trend. Grazie alle sue doti nutraceutiche naturali e al gusto deciso, rappresenta una sintesi perfetta dei due trend sopra indicati. Anche per questo negli ultimi tre anni si registra un crescente interesse da parte della distribuzione moderna che lo ha inserito stabilmente nei propri assortimenti. Questo fenomeno è legato allo sviluppo dell'offerta, che sta progressivamente evolvendo.

Dalla tradizionale vendita a mazzi, si sta passando alla vendita di confezioni di 2-3-4 pezzi di carciofi puliti e pronti all'uso, che rendono il carciofo apprezzabile anche dalle generazioni più giovani del Nord Italia. Queste aree, infatti, sono quelle in cui il consumo di carciofo è meno diffuso, proprio per la scarsa informazione sulle caratteristiche nutrizionali e la difficoltà di uso del carciofo stesso.

L'interesse nelle aree 1 e 2 Nielsen sembra essere crescente. Questo lascia ben sperare circa il futuro di un prodotto che ha grandi potenzialità di consumo, di cui il nostro paese è leader mondiale nella produzione e che copre aree importanti della produzione del sud Italia.

Autore: DLC per FreshPlaza
Data di pubblicazione: