Per le pere olandesi, i nuovi mercati d'esportazione non riescono a compensare la perdita della Russia

"La buona notizia è che la frutta è di buona qualità, altrimenti la situazione sarebbe stata persino peggiore". Commenta così, con una punta di amarezza, la campagna delle pomacee di produzione olandese l'esportatore Jan Timmermans di Veen (Paesi Bassi), poco convinto che ci sia luce alla fine del tunnel. I margini ottenuti, infatti, sono minimi.

"Il prezzo per i calibri inferiori è sotto di 0,50 euro rispetto alla media; in ogni caso, lo scarto di prezzo tra i vari calibri è di 0,05 euro al massimo. In realtà, le quotazioni sono troppo basse per tutta la gamma. Sarebbero bastati 20 centesimi in più e saremmo stati tutti contenti - ha continuato Jan, osservando - Se il mercato russo ritornasse accessibile, allora le cose si metterebbero bene; per il momento, infatti, le nuove destinazioni non possono compensare la perdita della Russia. E siccome abbiamo iniziato più tardi, rispetto all'anno scorso, le cose si sono fatte ancora più complicate nello smaltimento delle scorte".

Timmemans ha concluso: "Non vedo niente di eccezionale, sul mercato. Mi aspettavo di più dalle nuove destinazioni. In Cina tutti sono entusiasti del sapore delle pere Conference, ma l'aspetto è apprezzato un po' meno del gusto. I consumatori cinesi associano la particolare colorazione di queste pere a quelle di III categoria. Un approccio che non si può cambiare da un giorno all'altro".

Per maggiori informazioni:
Jan Timmermans
C.G.Timmermans & Zn. B.V.
Veensesteeg 15
4264 ZG Veen - The Netherlands
Email: [email protected]
Web: www.timfruit.nl