Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Il commento di Fedagro Verona

"Mercati aperti di giorno? "Attenzione alle infrastrutture, costruite ad hoc per sfruttare le temperature notturne"

Ci si interroga da qualche mese sull'orario di apertura dei mercati all'ingrosso: per rilanciarne la competitività, meglio lavorare di notte o di giorno? La risposta, tuttavia, non è facile e, come sottolineano in diversi (cfr. FreshPlaza del 07/03/2016), non si tratta soltanto di aggiornare l'orario d'apertura.

"E' un tema delicato, vitale e fondamentale oggi come non mai", ci spiega Andrea Saturnini, presidente di Fedagro Verona, l'associazione che raggruppa gli operatori del mercato ortofrutticolo scaligero. Saturnini prosegue: "Che ci sia una crisi, è evidente. La contrazione dei consumi pure. Sono cambiati il modo di acquistare e di consumare frutta e verdura e il limite all'uso del contante ci ha fortemente penalizzato, così come l'aumento dei volumi prodotti in alcuni paesi nostri concorrenti (Spagna in primis, a seguire Grecia e Turchia), che penetrano con molta più facilità nei canali commerciali rispetto a noi. I clienti della penisola balcanica, presenti in numero notevole fino a qualche anno fa, hanno già fatto marcia indietro proprio per questi motivi. Ci sarebbe inoltre molto da dire sulla norma che disciplina i pagamenti, norma che ha fatto più male che bene".


Andrea Saturnini, presidente di Fedagro Verona.

Tutto questo premesso, quella di un'apertura diurna del mercato ortofrutticolo "deve essere una scelta condivisa da parte di tutti i grossisti insieme a tutti gli acquirenti", sottolinea il presidente di Fedagro Verona. L'ipotesi orario diurno andrebbe ben studiata e pianificata nei tempi, ma prima di fare una valutazione sugli aspetti positivi o negativi che un cambiamento di questo tipo comporta, bisognerà provvedere all'adeguamento della struttura del mercato ortofrutticolo. Infatti, non si può pensare di lavorare in orario diurno con la struttura attuale: le merci sarebbero esposte al caldo e al sole per tutta la durata dell'orario di lavoro. "Tutti dimenticano che sfruttiamo, soprattutto nel periodo estivo, il fresco della notte". Ma, spiega ancora, "un'opera di ristrutturazione di questo genere non è sicuramente realizzabile nel breve periodo".


L'ingresso di Veronamercato, il mercato all'ingrosso scaligero.

Al netto dell'orario di apertura ora "stiamo lavorando - riprende il presidente dell'associazione scaligera dei grossisti - con la direzione del mercato di Verona su più tavoli: sul nuovo regolamento sulla movimentazione delle merci all'interno del centro agroalimentare, sul progetto della copertura di tutti gli scivoli e le rampe del mercato, consentendo così a tutti gli ambulanti e fruttivendoli di caricare la merce al coperto; su quello relativo al nuovo centro ingressi, usufruendo delle nuove tecnologie che permetteranno controlli efficaci all'ingresso del centro, sulla riduzione dei canoni di affitto (visto che paghiamo circa il triplo rispetto ai nostri concorrenti di altri mercati vicini). Credo sia arrivato il momento che l'amministrazione di Veronamercato soddisfi le richieste degli operatori che, oggi più che mai, necessitano di una risposta precisa e concreta".

Nel frattempo, a Verona si stanno scaldando i motori di Fruit & Veg System, la fiera di settore che si terrà il prossimo maggio: "Daremo il nostro supporto, auspicando che l'evento sia organizzato ad alti livelli di contenuti, ma soprattutto che siano presenti i più importanti attori della filiera ortofrutticola nazionale e internazionale", conclude Saturnini.