Dopo un inizio rallentato, si riprende la stagione israeliana delle patate
"C'è stato un leggero ritardo all'inizio della stagione che ha ridotto la resa del raccolto invernale di circa il 15-20% - ha spiegato Yaniv Yablonka della ditta Yapro - Non riscontriamo però nessun impatto sulla qualità del prodotto, che si trova al momento in fase di raccolta".
Il mercato è stato ricettivo per il prodotto fin qui disponibile; i prezzi attuali sono più alti di quelli degli anni precedenti e, in parte, sono dovuti appunto alla domanda.
"Abbiamo notato una forte richiesta per le patate del raccolto precoce, in particolare per quei tuberi che si mantengono compatti dopo la cottura - ha osservato Yablonka - E, al contrario dell'anno scorso, prezzi relativamente alti per il prodotto locale europeo stanno contribuendo all'introduzione di patate precoci d'importazione".
Per l'attuale stagione israeliana, i volumi previsti dovrebbero essere in linea con gli anni precedenti per 230.000 ton complessive di esportazione da qui a giugno. Yapro vende tuberi convenzionali e biologici con destinazione Regno Unito, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Italia, Spagna, Polonia, Svizzera e Paesi scandinavi. L'export annuale totale della società è di circa 33.000 ton e comprende anche carote e patate dolci coltivate nel sud di Israele.
"Quest'anno abbiamo cambiato la modalità d'importazione dei tuberi seme dall'Europa e abbiamo un controllo e una presenza migliore nell'intero processo - ha detto Yaniv - dall'import delle sementi, a tutti gli stadi di crescita, fino ai clienti finali. Finora le patate da seme importate in Israele venivano gestite centralmente, mentre ora stiamo avvicinando le società sementiere ai campi e l'intero sistema è gestito diversamente, a beneficio sia degli agricoltori sia dei clienti finali".
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