I riflessi del clima sulla produzione sudafricana di pomacee
Du Preez ha spiegato: "Per le drupacee precoci, l'allegagione è stata inferiore, pertanto le dimensioni dei frutti sono state adeguate, mentre per i volumi principali si sono ottenuti calibri più piccolie a causa del caldo e della carenza idrica".
"Anche il raccolto precoce di pere ha generato frutti più piccoli e la mancanza di notti fredde ha comportato una sfumatura diversa da quella che dovrebbe esserci sulla buccia dei frutti. Tuttavia, la qualità interna è buona come lo è anche la qualità di conservazione".
"Non abbiamo ridotto i requisiti minimi per i calibri commerciali delle pere, anche se ci è stato chiesto di farlo. Ci sono abbastanza calibri piccoli in circolazione e i prezzi locali di trasformazione sono molto buoni, al momento. Per le pere Williams precoci c'è stato un grande slittamento di merce verso l'industria, e alla fine abbiamo realizzato volumi medi per l'export.
Secondo du Preez: "Gli esportatori stanno prestando attenzione a tutti i fattori e stanno facendo la cosa giusta invece di aprire la stagione con un'enorme quantità di pere Williams di calibro piccolo e rendere la situazione difficile per il resto della campagna".
Le destinazioni di esportazione
L'anno scorso, sono stati inviati per prova piccoli volumi di pere in Cina; quest'anno, sfortunatamente, le dimensioni e il colore potrebbero rappresentare una sfida per accedere a quel mercato. Tuttavia, secondo du Preez la situazione è accettabile e i sudafricani sono contenti di crescere lentamente sul mercato cinese. Du Preez si augura che le pere ottengano presto l'accesso ufficiale al mercato cinese, dato che i dettagli tecnici sono stati risolti e che si sta aspettando che i ministri firmino i documenti. Pertanto è una cosa che potrebbe accadere da un momento all'altro.
Il mercato europeo sta andando bene, quest'anno e le scorte potrebbero essere smaltite prima del normale, in quanto il Regno Unito preferisce i calibri piccoli. I volumi sudafricani diretti sul mercato britannico sono aumentati al 34% l'anno scorso; i volumi dal Cile sono aumentati anch'essi, ma il Sudafrica sembra rimanere il fornitore preferito.
L'Africa sarà un mercato difficile, quest'anno, a causa del basso prezzo del petrolio. I Paesi con economie che si basano sull'estrazione petrolifera stanno incassando un duro colpo e questo ha fatto diminuire il loro potere d'acquisto; tuttavia è ancora presto per tirare le somme, dato che in questi Paesi l'export comincia più tardi.
Per quanto riguarda altri nuovi mercati, il Sudafrica sta lavorando per gli accordi commerciali con l'Indonesia e la Thailandia.
Le varietà di mele la cui coltivazione risulta in aumento, in Sudafrica, sono Golden, Gala, Fuji e Pink Lady.
La svalutazione del Rand sudafricano sarà positiva sul breve termine, ma si stima che i costi di produzione aumenteranno del 25% il prossimo anno (solo dall'anno scorso sono già aumentati del 15% circa).
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Jacques du Preez
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