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Intervista a Daniele Gotto, Agronomo del CAAT

CAAT: il punto sulla commercializzazione degli agrumi

"In generale, i consumi di agrumi non sono andati bene; le vendite sono andate a rilento, con una domanda che è stata relativamente costante; tuttavia le quotazioni dovrebbero ancora salire, poiché i volumi iniziano a diminuire. Si dovrebbero avere 0,05-0,10€ in più per il prodotto di qualità extra o di prima categoria". Così riferisce a FreshPlaza Daniele Gotto, dottore agronomo presso il CAAT-Centro agroalimentare di Torino, in merito alla campagna agrumi che sta volgendo al termine.


Daniele Gotto

Per gli agrumi, il periodo di novembre e dicembre è stato molto critico, poiché le temperature non hanno favorito la maturazione. Gli agrumi, infatti, per l'invaiatura (il cambiamento di colore) e per acquisire grado zuccherino necessitano di gelate notturne o colpi di freddo, che quest'anno non ci sono stati; infatti il prodotto proveniente dal Sud Italia ha subito il processo meccanizzato di stufatura per forzare la maturazione e, insieme, la colorazione della buccia delle arance.

Anche il prodotto spagnolo, che arriva fogliato in cassa rinfusa, non ha avuto picchi di vendita. In generale, il problema degli agrumi è stato legato al clima, che non solo ha ritardato la maturazione, ma anche influenzato i consumi.

La maggior sofferenza è stata registrata per la commercializzazione del Tarocco, i cui consumi sono diminuiti rispetto al 2015. Pur essendo il prodotto di ottima qualità, i prezzi sono stati molto inferiori alla media stagionale variando da 0,60 a 1,40€/kg, pari a 0,30-0,40€/kg in meno rispetto alla campagna 2015.

La commercializzazione di clementine è risultata pressoché stabile, pur non superando 1,10-1,20€/kg; anche qui i prezzi sono stati inferiori alla media di 0,20-0,30€; diversamente, i volumi di mandarini sono sempre stati costanti, anche se rappresentano un settore minore, in quanto decisamente meno richiesti rispetto alle clementine.

Fra gli agrumi, solo la commercializzazione dei limoni non vede flessioni e non subisce squilibri durante l'anno; anzi talvolta si registrano anche picchi di consumo.



I mutamenti e le tendenze in atto
"Per quanto riguarda i volumi commercializzati per tramite del CAAT – continua Gotto – negli ultimi anni si è registrata una leggera riduzione a livello globale, mettendo insieme tutte le referenze e tutti i prodotti: sicuramente rispetto a 10 anni fa, la distribuzione è cambiata, sono nate piattaforme esterne dove la GDO reperisce i propri prodotti, mentre fino a 10 anni fa l'80% degli ortofrutticoli veniva reperito presso i mercati generali".

"La merce estera - il caso delle arance dalla Turchia, per esempio - non rappresenta un problema significativo in termini di offerta; inoltre i consumi sono costanti per il comparto agrumicolo. Dalla Turchia, arrivano solo pompelmi e limoni, mentre dalla Spagna arrivano quantitativi importanti di arance e clementine, così come pomodori, peperoni e fragole; sicuramente la Spagna è un forte concorrente del Sud Italia, in particolare con la Sicilia in questo periodo".

"Negli ultimi anni la qualità emerge sempre di più, gli imprenditori che puntano sulla qualità sono quelli che riescono a emergere rispetto agli operatori che si basano sui volumi. Da un lato c'è un consumatore sempre più esigente, forse anche viziato, dall'altra la crisi economica; in ogni caso il consumatore preferisce acquistare quantità inferiori ma di qualità superiore. Garantire il grado zuccherino e la tenuta del prodotto, considerando i tempi logistici dei trasporti e della distribuzione, sono aspetti cui i produttori non possono più sottrarsi: essi devono valutare il giusto momento di raccolta, per non compromettere il mercato del prodotto stesso".

"Direi che in questo momento la qualità è quella che fa da traino per le vendite e per il commercio, naturalmente nel giusto rapporto qualità/prezzo: quest'ultimo deve infatti tenere conto del bacino di utenza. Per esempio, il mercato di Milano ha esigenze diverse dal mercato di Torino o di Roma. Uno studio di settore per collocare il proprio prodotto nel miglior modo è necessario e preliminare per essere più efficienti e competitivi".

Contatti:
Daniele Gotto
CAAT Scpa – Società Consortile Centro Agro-Alimentare Torino
Strada del Portone, 10
10095 Grugliasco (TO)
Tel.: (+39) 011 3496810