
"C'è stata – proseguono - molta produzione di pomodori di massa (leggasi di qualità non eccelsa, ndr) con conseguenti prezzi bassi; solo i prodotti d'alta qualità si distaccano un po', con prezzi migliori, mentre gli altri soffrono. Per quel poco di pomodoro datterino di qualità siamo anche oltre i 2 euro al chilo, mentre di ciliegino ce n'è molto di qualità media che viaggia da prezzi poco al di sotto dell'euro al chilo fino anche a 1,30 euro/kg, mentre il ciliegino più di nicchia spunta 20/30 eurocent/kg in più. Negli anni passati (in questo periodo, ndr) i prezzi erano mediamente più alti".
Quotazioni sottotono anche per il pomodoro a grappolo, per cui però si segnalano negli ultimi tempi prezzi in salita, con quotazioni di quello italiano dell'ordine di 1,50 euro/kg. La ragione è duplice ed è tutta straniera.

Attività al mercato all'ingrosso di Bologna, il Caab. (Foto d'archivio)
Da un lato c'è il pomodoro olandese, "i cui prezzi – riprendono dall'Eurofrut - sono saliti fino a circa 2 euro/kg e quelli italiani si stanno adeguando di conseguenza". Dall'altro lato, c'è la Spagna: "Finora – spiegano – sul mercato italiano c'era anche pomodoro (a grappolo) spagnolo quotato sotto l'euro al chilo e ciò teneva bassi i prezzi del prodotto nazionale, ma ora il prodotto spagnolo manca (almeno in Italia, ndr): i prezzi del pomodoro a grappolo italiano stanno aumentando per la mancanza della pressione al ribasso esercitata dal prodotto spagnolo".
I facili entusiasmi però finiscono qui, perché la situazione resta difficile. "Ora – concludono dall'azienda grossista – i prezzi si stanno adeguando a quelli di una stagione normale, ma resta da rilevare che i consumi sono ancora molto limitati".