Tuttavia l'iniziativa di Sainsbury's rappresenta solo la punta dell'iceberg di una serie di strategie che praticamente tutte le insegne, più o meno grandi, stanno mettendo in campo alleandosi con la salute. I modi e le tecniche per incentivare il consumo di prodotti più salutari possono essere differenti; ad esempio, come riporta Produce Business UK, essere più selettivi nei prodotti che si mettono sugli scaffali, o ancora ripensare la disposizione dei prodotti all'interno dei punti vendita, o ancora mettere in campo delle promozioni più mirate.

Molti retailer stanno ripensando la geografia interna dei loro punti vendita: in passato infatti il settore ortofrutta fresco era all'ingresso del punto vendita, anche per accogliere i clienti in una cornice colorata, ma questo rispondeva a un consumatore abituato a effettuare una spesa settimanale; oggi non è più così.
Diverse ricerche confermano che il nuovo cliente preferisce una spesa mordi e fuggi. Così, in diversi si stanno interrogando sull'opportunità di mettere a scaffale frutta e verdura fresca, già porzionata, anche nella corsia dove puoi trovare gli snack, piuttosto che avere i due prodotti separati in punti diversi. Con i prodotti salutari accanto agli snack, la palla passerebbe ai consumatori, che sempre hanno l'ultima parola in fatto di acquisti: prodotto salutare o prodotto ad alto contenuto di zuccheri?
Ciò avviene in un momento in cui anche il cliente è attento a questi temi: rivela una ricerca dell'IGD che 3 consumatori su 4 ritengono che la dieta sia soprattutto una loro responsabilità. "Nonostante questo, molti supermercati stanno sviluppando un loro modo per aiutare i clienti a scegliere opzioni più sane", commenta, intervistato da Produce Business UK, Jon Woolven, direttore del settore strategia e innovazione di IGD.
Alcuni retailer stanno abbandonando promozioni del tipo BOGOF (buy-one-get-one-free, cioè prendi uno, il secondo è gratis), iniziativa ritenuta responsabile anche di parte degli sprechi alimentari, al pari del 3x2. Morrisons invece ha piazzato un display dietro alle mele, indicando le proprietà salutari di ogni varietà, per una sorta di educazione alimentare (anche se in molti ritengono che l'educazione al consumo di cibi salutari debba venire anche in altri contesti, come la scuola).
Il maggiore rivenditore al dettaglio del Canada, Loblaws, ha 'sguinzagliato' i dietologi nei propri punti vendita, che così possono accompagnare i clienti durante la spesa, consigliandoli nelle scelte. In Costa Rica, invece, Walmart ha introdotto un carrello della spesa smart: dei sensori sulla maniglia del carrello ti dicono quante calorie stai bruciano mentre giri per le corsie e ti avvisano quando ti avvicini ai prodotti salutari, indicandoti le promozioni in corso.
In Brasile, Carrefour e Nestlè hanno unito le forze realizzando in alcuni punti vendita una 'casa della nutrizione'; entrando si trovano persone che mostrano diverse ricette per mangiare sano, mentre lo stesso retailer sta studiando l'uso di robot, piuttosto che di persone, per fornire consigli salutari ai propri clienti.
Rielaborazione FreshPlaza su fonte www.producebusinessuk.com