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Meloni: ultimissimi gialletti italiani, ora la parola passa al Brasile, in attesa del Senegal

"Finiti questi 40 colli di melone italiano, non ce ne sarà più", dice a FreshPlaza un grossista al Centro Agro Alimentare di Bologna (Caab), il maggiore mercato all'ingrosso dell'Emilia Romagna. Mostra gli ultimi gialletti made in Italy, mentre i meloni classici, quelli retati, sono finiti circa una settimana fa. Sempre dal Brasile si importano poi meloni retati della varietà Cantalupo.


Meloni retati in vendita al mercato all'ingrosso di Bologna (Foto d'archivio).

"Qualcosa – prosegue il grossista – si vende ancora: in Puglia, Sardegna, del Piel de Sapo sempre in Sardegna. Un minimo di richiesta c'è sempre, specie durante le festività. Certo, non con i volumi ai quali siamo abituati d'estate". E alla domanda da dove provengano, una volta finiti quelli italiani, i meloni d'importazione, la risposta è: il Brasile.

"Fino a una settimana fa – riprende il grossista – importavamo dal Marocco (e qualche standista di Bologna ha ancora qualche melone retato dal paese africano, ndr), mentre tra un paio di settimane inizierà la stagione del melone retato del Senegal, del tipo Charentais".


A destra, meloni gialletti in vendita al Caab (Foto d'archivio).

In termini di prezzi in questi giorni a Bologna il gialletto in casse da 6 frutti veniva scambiato a prezzi tra gli 80 centesimi di euro al chilo e l'euro e 30, in funzione della provenienza e della lavorazione: i meloni brasiliani sono più quotati rispetto alle residue forniture italiane; così come a spuntare i prezzi maggiori sono i meloni meglio lavorati, con i frutti avvolti dalla retina, oltre che confezionati in cassetta. Il Cantalupo brasiliano oscilla invece tra 1,50 e 1,80 euro al chilo, sempre in funzione della lavorazione.