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Lattughe: si stima un buco di produzione per il passaggio alle colture sotto serra

"Fra qualche giorno sarà logico aspettarsi una crescita dei prezzi della lattuga, con la produzione emiliano romagnola in campo aperto ormai sul finire e il passaggio a quella sotto serra veneta e campana", spiega un grossista del mercato di Bologna (CAAB).

I prezzi, prosegue, "sono in media, intorno all'euro. Noi spuntiamo circa un euro al chilo (dall'autunno a primavera il grossista commercializza lattuga veronese, ndr), che non sono troppo alti. Con il calare dell'offerta e l'aumentare della richiesta saliranno".


Attività al CAAB (Foto d'archivio)

Una prossima tendenza al rialzo dei prezzi della lattuga confermata anche da un altro grossista, la ditta Agribologna, che per la stragrande maggioranza commercializza lattuga di provenienza locale (Bologna) e dalla Romagna. "Dal prossimo mese – spiega un operatore della cooperativa – partiranno le produzioni locali sotto serra e quelle da Fondi (Latina), ma avremo comunque un gap tra le attuali produzioni in campo aperto e quelle sotto serra, perché le serre sono indietro".

Si assisterà dunque a un calo dell'offerta e, di conseguenza, a un aumento dei prezzi, visto anche il fatto che notoriamente le produzioni sotto serra sono più costose.

In questi giorni, la cooperativa piazza le proprie lattughe a prezzi al chilo che variano tra gli 80 e i 90 centesimi di euro per della Gentile e della Trocadero; la Romana viaggia invece tra i 70 e gli 80 centesimi di euro, mentre la Foglia di Quercia spazia dall'euro all'euro e 20. Tuttavia, continua il grossista, "c'è poca richiesta sulle lattughe e c'è tanto prodotto veronese che tira giù i prezzi; a queste quotazioni, non si ripagano né i pesi (dei cespi, ndr) né i costi in campo; ogni ottobre è così".