Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Gia' in uso presso la Protezione Civile di Jaén

Spagna: un nuovo modello matematico allerta sulle inondazioni con un giorno d'anticipo

Prevenire è meglio che curare; a maggior ragione se poi, da curare, ci sono gli effetti di grandi calamità naturali come inondazioni ed esondazioni, che in agricoltura si trasformano in allagamento delle colture, asfissia delle piante, perdita delle attrezzature, campi impraticabili. Partendo da qui, un team di ricerca dell'Università di Jaén (Spagna), guidato da Joaquìn Tovar, ha messo a punto un modello matematico in grado di predire le inondazioni con 24 ore di anticipo.


Un'inondazione devasta un campo coltivato

Il nuovo modello è un notevole passo avanti rispetto a quelli precedenti. Se prima, infatti, l'analisi era effettuata sulla portata dei fiumi, con risultati del tipo 'l'ondata di piena passerà verso le ore...', il nuovo modello mette insieme una serie molto più vasta e completa di dati, come la portata anche dei fiumi collegati, le precipitazioni e il meteo: è quella che i ricercatori dell'Università di Jaén definiscono meteorologia di rete dove anche quello che succede a distanza determina se in un punto di un fiume ci sarà o meno un'inondazione. Per il team è un po' la trasposizione, in natura, di quello che accade anche nel corpo umano, nel sistema nervoso, dove tutto è strettamente collegato.

Il nuovo modello ha già trovato una sua applicazione pratica nella valle di Guadalquivir, caratterizzata da un fitto reticolo idrografico proveniente dalla Sierra de Sugura e dalla Sierra Morena e con alle spalle numerosi casi di inondazioni ed esondazioni. La Protezione Civile di Jaén - che ha finanziato e collaborato alla studio - utilizza il nuovo modello per lanciare le proprie allerte meteo e per prepararsi con anticipo in caso di emergenza.

Finora - spiegano i ricercatori - i risultati sono stati soddisfacenti: il modello si è dimostrato molto efficace nelle previsioni con 24 ore d'anticipo.

Rielaborazione FreshPlaza su fonte www.agrodigital.com