Negli ultimi due anni l'Organizzazione di produttori Agricor - Gallo è cresciuta sia in termini di volume sia di fatturato.
"Per quanto riguarda il comparto agrumicolo, a livello varietale abbiamo nuovi impianti di mandarino tardivo Tang Gold e dell'ibrido Mandalate - dichiara a FreshPlaza Natalino Gallo (foto a lato), amministratore della OP - L'obiettivo è prolungare il calendario produttivo e commerciale. Gli impianti sono stati effettuati a fine primavera-inizio estate ed entreranno in produzione tra tre anni. Complessivamente, andremo così a coprire il periodo che va da ottobre a metà-fine marzo".
La campagna agrumicola è iniziata molto positivamente. "Registriamo oltre 11 gradi Brix per la varietà Caffin e un bel colore dei frutti. L'unica pecca è la scarsa pezzatura: la merce è tutta di calibro medio, nonostante sia presente meno prodotto sulle piante". Gallo sottolinea che in generale - non solo per la sua azienda - i problemi di pezzatura media si avranno almeno fino al 10 novembre.
Fino alla fine di ottobre la OP proseguirà con la raccolta del Caffin; successivamente sarà la volta di Clementine Comune (fino a metà gennaio), Hernandina e Mandalate.
"Rispetto alla passata stagione, la produzione è pressoché costante. Manca solo un 10%. Oltre l'80% della nostra produzione agrumicola è destinata al mercato nazionale ma ci stiamo focalizzando maggiormente sull'export. I paesi esteri infatti stanno cominciando ad apprezzare la qualità delle nostre clementine. All'Austria va un 15% della produzione, mentre il restante 5% è della Germania".
La novità della OP Agricor - Gallo di quest'anno è il nuovo imballaggio "Clementine di Calabria IGP" nel formato da 1,5 kg, destinato all'estero, dove sarà offerto il prodotto top sia in termini di calibro sia di grado zuccherino. "Si parte con le prime programmazioni in Austria, poi via via vedremo i riscontri. Le confezioni più grandi stanno perdendo mercato: non ci sono più le famiglie che acquistano i due/tre chili di prodotto".
"L'estero - prosegue Gallo - è un mercato difficile per le nostre clementine: ci siamo resi conto che se il consumatore non le assaggia non riesce a distinguerle. Inoltre stiamo puntando molto sul fatto che la nostra produzione non è più disponibile per soli 40 giorni, bensì per un periodo di circa 5 mesi. Ecco perché cerchiamo di allungare sempre più il calendario. In Italia riforniamo le principali catene, con programmi già definiti".
In merito alla competizione, l'amministratore della OP si sofferma sulla Spagna. "Lo spirito, la mentalità imprenditoriale degli Spagnoli mi affascina molto, sono molto veloci nei cambiamenti; noi siamo più lenti. Ma per fortuna abbiamo due modelli di coltivazione diversi. Da poco sono tornato da un viaggio nella Penisola iberica e una delle prime cose che ho notato è la differenza di vegetazione tra le nostre e le loro piante. Inoltre è diverso l'uso che fanno dei prodotti chimici. Dagli Spagnoli, noi Italiani non dobbiamo copiare varietà e coltivazioni. Come loro invece dobbiamo innovare e puntare a diversificare il parco varietale".
Un'altra novità di quest'anno per la OP è l'iniziativa "Mangia la buccia", che ha lo scopo di veicolare il messaggio che la produzione aziendale non viene trattata. Il frutto intero può essere mangiato, o la buccia utilizzata per conserve, aperitivi e tanto altro.
Per il prossimo anno, ci si prepara ad altre novità, in particolare con le melagrane. "Il nostro business maggiore rimane l'albicocca, ma stiamo puntando alla diversificazione da tutti i punti di vista".
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