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Primo classificato l'INIA cileno, terzo premio a un progetto italo-spagnolo

Ferrero Hazelnut Award Contest: secondo posto per il progetto dell'Universita' di Perugia

L'Expo di Milano è stato lo scenario della cerimonia di premiazione del Ferrero Hazelnut Award Contest, evento volto a finanziare e migliorare la ricerca nonché l'innovazione nel settore delle nocciole.



Con il bando "Hazelnut Award", infatti, la Ferrero Hazelnut Company (HCo) ha cercato di ottenere dal mondo scientifico soluzioni concrete per affrontare le criticità nella produzione di nocciole così come innovazioni e novità applicabili a un settore che viene ancora considerato tradizionale nella sua gestione. I campi di interesse afferenti alla genetica, alle operazioni tecniche di campo, alla valutazione delle potenzialità delle aziende corilicole e alla sostenibilità del sistema sono quelli in cui l'azienda ritiene possano esserci maggiori spunti per il miglioramento e dove il mondo della ricerca può fornire le idee di maggior impatto.

Il primo premio, di 150.000 euro, è stato assegnato al progetto di Miguel Ellena, ricercatore dell'Instituto de Investigaciones Agropecuarias -INIA Carillanca (Cile), dal titolo "Improvement hazelnut production incorporating novel technologies for the most important world production areas".



Secondi classificati Daniela Farinelli e Sergio Tombesi (nella foto sotto) dell'Università di Perugia - Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari, Ambientali con il progetto "New cultivation system for more profitable and sustainable hazelnut growing" ("Nuovi sistemi di coltivazione per una corilicoltura produttiva e sostenibile" - acronimo Hazelnut Growing 2.0).

"Un riconoscimento importante - sottolineano i ricercatori perugini - considerando che l'Umbria non è una regione in cui si coltiva nocciolo su larga scala. Tale situazione non è dovuta a cause tecniche, come dimostra il fatto che presso i laboratori didattico–sperimentali del DSA3 il nocciolo viene studiato da decenni e i ricercatori hanno ottenuto sei nuove varietà di nocciolo, tra le quali la Tonda Francescana protetta con brevetto europeo".



Il progetto dell'Ateneo di Perugia nasce dalla considerazione che in Turchia, primo paese produttore al mondo di nocciole, seguito a distanza dall'Italia, la coltivazione del frutto è attuata con costosi sistemi tradizionali che non riescono a far fronte alla sempre crescente domanda da parte delle industrie dolciarie. Inoltre, negli ultimi anni è in forte aumento la richiesta di nocciole salubri cioè con un basso contenuto in aflatossine, e prodotte con sistemi sostenibili sia dal punto di vista etico sia ambientale, che rispondano agli standard commerciali internazionali e a quelli qualitativi.

Terzo posto, infine, per l'Institut de Recerca i Tecnologias Agroalimentàries, Torre Marimon, Caldes de Montbui (Spagna), in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell'Università di Torino (Italia) e con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (SAF) dell’Università di Palermo (Italia), con il progetto "Developing a modern hazelnut industry by innovative crop technology and plant material".

I secondi e terzi classificati hanno ricevuto un premio di 5.000 euro.

Due menzioni speciali sono andate all'ENEA Casaccia per il progetto "Morenut: merging innovation and traditions to boost hazelnut sustainable economic development" e all'Università della Tuscia, per il progetto "Metagenomic and non destructive sensor for microbiome mapping and nut quality in hazelnut chain: metasensnut".

Le proposte sono state ricevute, valutate e classificate da una commissione scientifica, esterna e indipendente, istituita presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza coordinata dal Lorenzo Morelli, presidente della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, secondo una griglia che ha premiato innovazione, sostenibilità e facilità di implementazione dei progetti presentati.

All'evento hanno partecipato esperti internazionali del settore come Thomas Molnar (Rutgers University, NJ USA), Jean-Luc Reigne (UNICOQUE, Francia), Marco Scortichini (CREA, Roma) e Ximena Rueda (Universidad de los Andes, COL).

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Ferrero Hazelnut Company, nata ad inizio 2015, raggruppa sotto un'unica struttura tutta la filiera della nocciola: la coltivazione delle aziende agricole Ferrero, lo sviluppo della coltivazione del nocciolo presso gli agricoltori, la ricerca e sviluppo agronomico, il sourcing, la trasformazione industriale, e la vendita di prodotti e semilavorati a base nocciola. Una company attiva in molti Paesi (Italia, Turchia, Cile, Australia, Sudafrica, Canada, Spagna, UK, Serbia, tra gli altri) e che ha la mission di sviluppare su scala globale il settore corilicolo, ponendosi come attore di riferimento per l innovazione, le buone pratiche agricole e la sostenibilità territoriale.