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In Spagna si teme che nei prossimi anni le albicocche saranno meno redditizie

La campagna spagnola delle drupacee è cominciata con prezzi inferiori alla media rispetto alle stagioni precedenti, benché leggermente più alti rispetto a quelli del 2014. Santiago Vázquez, della società Vega de Cieza con sede nella Murcia, ha spiegato: "La buona notizia è che i mercati hanno assorbito velocemente i volumi all'inizio della stagione grazie a buoni livelli di consumo e a prezzi ragionevoli. Ora, la sovrapposizione di prodotti da diverse origini, come Francia, Italia, Grecia, ecc, sta facendo diminuire i prezzi, influenzando principalmente nettarine e pesche, anche se la situazione delle susine sta ugualmente cominciando a farsi complicata ora".

Secondo il produttore ed esportatore: "Le pesche piatte (paraguayos) stanno registrando prezzi leggermente superiori, dopo un declino durato quattro settimane", anche se si prevede che questa tendenza avrà vita breve e durerà solo fino all'inizio della campagna di fine stagione in Catalogna e Aragona. "E' molto probabile che i prezzi per questo prodotto non aumenteranno nei prossimi anni, dato che sono previsti volumi complessivi maggiori per via del numero di nuove piantagioni che non hanno ancora raggiunto il picco in termini di produttività".

Anche i prezzi delle albicocche spagnole sono più bassi a causa dell'impatto della concorrenza da altri Paesi, oltre che al prezzo inferiore degli altri prodotti di drupacee.

"Le albicocche diventeranno meno redditizie nei prossimi due anni"
Vega de Cieza produce e vende solo nuove varietà di albicocche a polpa arancione che esporta fino a settembre in tutti i mercati UE eccetto Italia e Francia. "Le albicocche sono frutti molto delicati e non spediamo a distanze superiori ai 6 giorni, perché in questo modo abbiamo un controllo migliore sulla qualità dei prodotti all'arrivo. Per noi, questo controllo ha un'importanza uguale o superiore a quella dei prezzi".

In vista della grande quantità di albicocche piantate in Murcia, Lleida, Aragona e Valencia e "tenendo conto di tutto quello che arriverà in futuro", è previsto che il mercato cambierà drasticamente per molti operatori tra circa due anni, quando potrebbe non essere più redditizio come lo è stato finora. Il settore dovrebbe senza dubbio considerare la regolazione dei volumi di produzione per prevenire questa situazione, oltre all'introduzione di misure per stimolare il consumo fresco".

Santiago, che prima dell'introduzione dell'embargo era solito lavorare con la Russia, ha detto: "Tutti i mercati hanno avvertito l'assenza della Russia, se non direttamente, almeno indirettamente, specialmente in Europa Centrale che ha ricevuto importazioni massicce di prodotti che solitamente erano destinati alla Russia. Tale pressione ha infine avuto ripercussioni sulle catene di supermercati".

Per maggiori informazioni:
Santiago Vázquez
La Vega de Cieza
Email: santiago@vegacieza.com
Web: www.vegacieza.com
Data di pubblicazione: