"Per la Russia non e' facile trovare altrove i prodotti boicottati"
A riferirlo è stato Wilco Van Den Berg di GroentenFruit Huis durante l'evento European Vegetable Strategies tenutosi nel mese di maggio. Van den Berg ha dichiarato che la Russia era un importante acquirente di prodotti olandesi, ma l'embargo ha fatto intravedere possibilità di vendita in altre aree. "Nel 2013 le prime tre destinazioni per le esportazioni dei Paesi Bassi erano Germania, Regno Unito e Russia".
Un netto cambiamento da agosto...
Russia
La Russia è tra i primi cinque più grandi importatori al mondo. Circa il 30% delle importazioni arrivava dall'Unione europea. Se si osserva il periodo agosto-dicembre 2014, quindi a partire dall'embargo, l'import dall'UE è diminuito del 20%. Si tratta di 670.000 tonnellate di prodotti in meno. A mostrare una riduzione sono state soprattutto mele (-45%), pere (-40%), pomodori (-30%) e peperoni (-23%).
"E' sorprendente - ha affermato Van Den Berg - che in quei mesi l'import da altri Paesi non boicottati sia aumentato del 3% rispetto all'anno precedente. Per la Russia dunque non è stato semplice trovare altrove i prodotti boicottati".
Chi beneficia dell'embargo?
La nazione che beneficia maggiormente del boicottaggio è la Turchia, con un incremento dell'import pari al 25% da agosto a dicembre 2014. La Russia importa dalla Turchia soprattutto agrumi, uva e cetrioli. Sempre nello stesso lasso di tempo, l'import dalla Cina è aumentato del 10% e ha riguardato soprattutto le pere. Anche la Bielorussia ha esportato di più in Russia (+36%), soprattutto mele, pomodori, carote e cavoli.
Dopo l'embargo
"Dobbiamo allargare gli orizzonti - ha continuato Van Den Berg - Ci sono possibilità di crescita anche senza la Russia. Perciò stiamo cercando mercati di vendita in tutto il mondo per i prodotti olandesi. Cina e Brasile sono da tempo aperti alle pere olandesi. Inoltre stiamo lavorando all'accesso dei peperoni in Cina. Da poco le cipolle olandesi sono inviate in Indonesia e a Panama. Tuttavia non è facile approcciare nuovi mercati, spesso ci vuole molto tempo prima che diventi ufficiale".
Van Den Berg ha evidenziato anche l'andamento dell'export dal 2011 al 2013. In quegli anni l'export verso USA e Canada è notevolmente diminuito, mentre le esportazioni verso nazioni asiatiche come Cina e Giappone sono cresciute.
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Wilco van den Berg
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