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Le proposte di Apofruit per la frutticoltura emiliana

L'impegno anticrisi per la frutticoltura emiliana, nei progetti di Apofruit Italia, si affida anche alle possibilità di sviluppo della produzione della pera.

Il tema è stato al centro di un incontro con i produttori svoltosi giovedì 7 maggio 2015 all'Hotel Estense di Finale Emilia.

Il presidente di Apofruit Mirco Zanotti e il direttore generale Ilenio Bastoni hanno illustrato le strategie della cooperativa per il territorio emiliano: ossia l'innovazione rappresentata dalla pera Abate a buccia rossa Falstaff, le opportunità per pere e mele offerte dallo sviluppo del biologico, le prospettive dell'innovazione varietale del kiwi in Emilia, l'apertura di nuovi mercati per la frutticoltura dei soci di Apofruit.


Pere Falstaff

"La concentrazione dell'offerta è un elemento fondamentale - ha evidenziato, alla platea dei produttori intervenuti all'incontro, il direttore di Apofruit Ilenio Bastoni - ma la massa critica da sola non riesce a creare valore per i produttori. Ciò che serve è la distintività della propria offerta, ossia l'identificazione da parte del consumatore, che a quel prodotto sa di poter attribuire le migliori caratteristiche organolettiche". Ma come differenziare un prodotto di qualità dalle commodities?

"Le linee guida di Apofruit per dare distintività alle nostre produzioni - ha evidenziato Ilenio Bastoni – sono il biologico, l'innovazione varietale, la politica di marca e lo sviluppo di nuovi mercati. Per quanto riguarda il biologico ricordo che la nostra impresa è leader, con il marchio Almaverde Bio, in questo settore".

"La pera - ha sottolineato Bastoni - è uno dei prodotti principali della gamma Almaverde Bio commercializzata da Canova, la nostra società per l'ortofrutta biologica. In questo settore, peraltro in continua espansione, la novità è costituita dall'inserimento sul mercato della pera biologica sfusa identificata attraverso il bollino Almaverde Bio. Ciò ha consentito di commercializzare frutti dalla pezzatura sostenuta e di non caricare il prodotto dei costi di confezionamento. Elementi che hanno fatto crescere la commercializzazione della pera sui mercati europei".

"Altro elemento di distintività – ha rimarcato il direttore generale di Apofruit - è l'innovazione varietale, ne è un esempio la pera Falstaff a buccia rossa, un frutto con pezzatura mediamente sostenuta, particolarmente idonea alla conservazione nel lungo periodo. Giova a questo obiettivo anche la politica di marca realizzata attraverso la nostra linea di alta qualità a marchio Solarelli, prodotti alla giusta maturazione provenienti da territori vocati".

Per quanto riguarda invece i nuovi mercati interessante è il consolidamento delle attività nei mercati del Medio Oriente e in quelli della costa sud del Mediterraneo (tra cui la Libia), dove il consumo della pera è in crescita costante, e l'apertura dei mercati asiatici a nuovi prodotti.

"Un'opportunità per stabilizzare il reddito delle aziende agricole – ha sottolineato infine il presidente Mirco Zanotti – è la diversificazione delle produzioni: ne è un esempio concreto il kiwi con le sue diverse varietà".

Evidenziato durante l'incontro l'impegno di Apofruit che per affrontare questa sfida mette a disposizione tutta l'assistenza tecnica, mentre i fondi dell'OCM contribuiscono ad abbattere fino al 50 per cento i costi degli investimenti.
Data di pubblicazione: