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Uno sguardo agli ultimi dati disponibli

"Marco Salvi: "Export 2014: si salva solo il kiwi. La frutta estiva non decolla"

Al convegno Fruit Innovation di ieri 14 aprile 2015 a Milano (vedi articolo correlato), parlando di importanza strategica dell'export per le aziende ortofrutticole italiane, il presidente di Fruitimprese, Marco Salvi, ha presentato gli ultimi dati a disposizione. E se il kiwi resta l'esempio virtuoso, uva da tavola, pere e mele possono fare di più. In crisi crescente, invece, il commercio estero degli agrumi.

Alla vigilia della nuova campagna della frutta estiva, può risultare utile ricordare l'andamento dell'import/export 2014 per pesche e nettarine, albicocche e ciliegie. Come ortaggi, Salvi ha portato l'esempio di patate e pomodori.

Nel 2014, l'export di pesche e nettarine conferma la tendenza negativa delle annate precedenti, sia in termini di volumi che di valore, fermo decisamente sotto i 200 milioni euro. Principale mercato per le nostre pesche è sempre la Germania con oltre 105.000 tonnellate ma che, rispetto al 2013, mostra un calo del 19%. Positivo, invece, l'export verso Polonia e Repubblica Ceca che registrano, rispettivamente, un 10 e un 18% in più.


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Cresce, poi, l'importazione di pesche e nettarine dalla Spagna (80.990 ton, +31%), e lo fa in maniera evidente.

Migliorato decisamente, nel 2014, l'export italiano di albicocche che torna così ai livelli del 2012 in termini di valore, seppure con quantitativi inferiori. La Germania è il nostro principale acquirente (11.326 ton, +60%), seguita a distanza da Austria (4.132 ton), Slovenia, Croazia e Rep. Ceca. Questi ultimi tre paesi mostrano però incrementi molto positivi rispetto al 2013, rispettivamente dell'82, 181 e 310% in più.


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Nel 2014, l'import italiano di albicocche (vedi grafico sotto) è diminuito in termini di valore, ma aumentato per quanto concerne le quantità. Pari a più di 16.500 ton dalla Francia (+14%) e oltre 10.800 dalla Spagna (+10%).

Annata no per le ciliegie. Nel 2014 l'Italia ha di fatto dimezzato le esportazioni sia in termini di volume che di valore. Le più importanti destinazioni mostrano infatti il segno meno rispetto al 2013: Germania -47%, Svizzera -57%, Austria -48% e Lituania -48%. Solo il Regno Unito fa registrare un +206% ma su quantità irrisorie.


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Di conseguenza, sono cresciute le importazioni che, come quantità, tornano ai livelli 2013. L'anno scorso abbiamo importato più di 6.100 ton di ciliegie dalla Spagna (+86%) e 1.650 (-16%) dalla Turchia. In aumento l'import da Francia (+38%) e Ungheria (+79).

Per quanto riguarda le specie orticole, nel 2014 è nettamente diminuito anche l'export di patate, come dimostrano i volumi decrescenti inviati in Germania (-32%), Polonia (-3), Francia (-32%), Belgio (-46%) e Austria (-13%).

Abbiamo anche importato meno patate. Nostro primo fornitore è sempre la Francia con volumi pressoché stabili, quindi Germania, Egitto e Paesi Bassi. Aumenta la fornitura dalla Danimarca (90%).


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Nel 2014 abbiamo leggermente aumentato le esportazioni di pomodoro che, in valore, sfiorano i 200 milioni di euro. Buone le performance verso Germania, Austria, Romania, Regno Unito. In leggero calo le spedizioni in Francia.


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Le importazioni restano stabili come volumi e in leggera crescita come valore. Ma, mentre aumentano le importazioni da Paesi Bassi (+6%), nel 2014 abbiamo tagliato del 12% gli acquisti dalla Spagna.