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Cresce in Europa la richiesta per i kiwiberry

"E' un prodotto che presenta le stesse caratteristiche di un normale kiwi, da un punto di vista nutrizionale, ma con le dimensioni di un chicco d'uva Thompson. E' un prodotto molto attraente per i bambini perché non necessita di essere sbucciato. E' una grande fonte di nutrienti, con alti contenuti di vitamina C, facile da mangiare e più pratico di un kiwi convenzionale", così Alexander Tscherebilo della cilena Core Exports presenta i kiwiberry, o mini kiwi (Actinidia Arguta), interessante proposta per la segmentazione sul mercato del kiwi



In Cile, Core Export è pioniere nella produzione di kiwiberry: "Abbiamo scoperto questo prodotto negli USA e ci siamo interessati immediatamente, visto che è un articolo commercializzato in un formato molto simile a quello delle bacche convenzionali. Incoraggiamo i produttori locali a espandere le loro coltivazioni in Cile in modo che possiamo poi provvedere a esportarle".

Attualmente in Cile sono presenti pochi produttori e la produzione annuale ammonta a 100 tonnellate. Le piantagioni di mini kiwi sono situate prevalentemente tra le regioni VI e VIII. Alexander ha dichiarato: "L'intera raccolta viene effettuata in quattro settimane, cosa che comporta delle difficoltà di commercializzazione e dobbiamo essere molto cauti con la logistica".

"Vendiamo circa l'80% della produzione al mercato domestico, il resto viene inviato principalmente in Europa (50%), USA (30%) e Canada (20%). Lavoriamo con primari importatori come Nature's Pride nei Paesi Bassi e Special Fruit in Belgio".


Core Export commercializza i suoi kiwiberry a marchio Top Grade.

Il prodotto è sempre più apprezzato, visto che alcune nazioni nell'emisfero nord hanno seguito i passi di Cile e Nuova Zelanda e hanno anch'esse cominciato a produrre il frutto. Ciò ha permesso al consumatore di trovare il prodotto in due stagioni diverse, favorendo così un aumento della richiesta.

Il prezzo medio FOB di questa stagione per un cartone da 12 confezioni richiudibili da 125 grammi è di circa 12 dollari, cosa che, secondo Alexander, genera un profitto per i produttore di oltre 4 euro al kg.

"Nuovi sulla carta, ma vecchi per esperienza e storia"
Core Export commercializza anche molti altri tipi di bacche e frutti come cachi, mele cotogne, melagrane e kiwi biologici e convenzionali.

Alexander ha concluso: "Core Export è in attività da pochi mesi, precisamente da settembre 2014, tuttavia originariamente faceva parte di CONFRUT, dalla quale si è separata. Loro hanno continuato con il segmento della frutta surgelata e trasformata e noi con le esportazioni di frutta fresca. In altre parole, siamo nuovi sulla carta, ma vecchi in termini di esperienza e storia".

Maggiori informazioni:
Alexander
CORE EXPORTS
General Manager
Tel.: +56 2 2307 5448
Mob.: +56 9 94195460
Email: [email protected]
Web: www.core-export.cl

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: