
E venerdì 6 marzo 2015, una decina di aziende italiane della filiera ortofrutticola - produttrici di freschi, trasformati, attrezzature e packaging - proprio al mercato di Bronisze, prima periferia di Varsavia, ha incontrato il management della struttura e alcuni operatori polacchi del settore. Un briefing finalizzato a individuare le reciproche, possibili opportunità commerciali, anche alla luce dell'embargo russo che da sette mesi sta mettendo a dura prova i flussi europei di prodotti agroalimentari, ortofrutticoli in particolare.

"Per la prossima edizione di Macfrut - ha detto il presidente di Cesena Fiera Renzo Piraccini - abbiamo già avuto diverse prenotazioni da parte di aziende polacche. Il nostro obiettivo, a settembre, è fare arrivare da questo Paese circa 200 operatori interessati a tutto quanto ruota attorno al nostro sistema ortofrutticolo".

E così l'altra mattina, al mercato di Varsavia, da Apofruit a Mazzoni, da Rivoira a Graziani Packaging (solo per citarne alcuni) si sono presentati ai grossisti polacchi per avviare o rinnovare incontri B2B che potranno essere perfezionati in fiera. Mentre per le aziende italiane l'incontro è servito a comprendere le potenzialità del mercato polacco e il possibile avvio di forniture di prodotti made in Italy non solo in quel Paese, ma anche in quelli limitrofi dell'Est e del Baltico.
Con una movimentazione di oltre 1 milione di tonnellate di merci e 450 operatori all'ingrosso, il mercato di Bronisze rappresenta infatti una piattaforma distributiva e logistica strategica anche per gli operatori italiani che, finora, sono arrivati in Polonia prevalentemente attraverso mediatori locali e qualche contratto spot con le catene della Grande distribuzione organizzata.

"Tra le nostre aziende - ha osservato Karpa Krzysztof (nella foto sopra), vicepresidente operativo - le più strutturate arrivano a un giro d'affari di oltre 12 milioni di euro al mese. Prima dell'embargo la nostra quota d'export raggiungeva il 30%, adesso il nostro giro d'affari è diminuito del 20%".
La Polonia è già un Paese a forte vocazione ortofrutticola, con una superficie investita a frutta di circa 420mila ettari, per 3,5 milioni di tonnellate. Di questi ultimi, le mele rappresentano il 72% del totale, ponendo il Paese ai vertici europei nella melicoltura con il 25% del totale. Mentre le superfici a orticole si aggirano sui 480mila ettari, per una produzione di 14 milioni di tonnellate: di questi, il 60% è costituito da patate.
L'Italia è solo il quarto Paese esportatore per la Polonia, alle spalle di Germania, Russia e Cina, ma i prodotti dell'agricoltura non arrivano al 7% del totale: perlopiù uva da tavola, pesche, nettarine e kiwi. Sono quindi enormi le potenzialità di crescita per le aziende ortofrutticole italiane, non solo sul fronte produttivo, ma anche delle tecnologie, del packaging e del know-how tecnico.