"Syngenta: resoconto del convegno "La pratica dell'innesto nel pomodoro"
La due giorni dell'International Tomato Grafting Conference ha ospitato circa 200 vivaisti operanti nei Paesi de bacino del Mediterraneo quali Spagna, Italia, Turchia e Marocco, oltre a operatori provenienti da Israele, Grecia, Francia, Ungheria, Olanda, Uzbekistan, Sud Africa e Australia.
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Massimo Enzo, Head of Marketing for Protected Vegetables di Syngenta, ha inaugurato la conferenza evidenziando la rapida crescita dell'utilizzo dei portinnesti non solo nel business del pomodoro, ma anche nelle altre principali specie. "Questo segmento nel 2013 aveva valore globale di circa 370 milioni di dollari e si stima possa raggiungere 650 milioni nel 2018. Il 50% del valore è rappresentato dai portinnesti pomodoro".
Massimo Enzo
A seguire tre sessioni di approfondimento tenute da: Peter Stradiot, Managing Director of InnoGreen che ha spiegato "Perché l'innesto è la soluzione irrinunciabile per la gestione degli stress abiotici nel ciclo lungo del pomodoro in coltura protetta", da Ewald de Koning, Operations Manager di Van Der Lugt che si è focalizzato su "Cosa ci dobbiamo aspettare entro il 2020 nel business delle giovani piantine approfittando dell'esperienza maturata nei mercati high tech" e da Francisco Rodríguez Noguerón, Head of Vegetables di Syngenta per la penisola Iberica che ha condiviso un esempio pratico dell'offerta vincente nesto/portinnesto nel pomodoro sviluppata in Spagna.
"I vantaggi portati dalle diverse tecniche utilizzate dipendono dalla corretta combinazione tra portinnesto e varietà di pomodoro. Una corretta combinazione infatti comporta maggiore produttività e migliore qualità".
Francisco Rodríguez Noguerón
L'offerta di Syngenta include una ampia gamma di varietà di portinnesto quali Arbiore, Dohkko, Armstrong, Arnold and Kardia, che consentono di ottenere elevate percentuali di germinabilità e uniformità.
La sessione pomeridiana del 28 gennaio si è focalizzata sui protocolli di igiene finalizzati alla consegna di piantine della migliore qualità lungo la filiera. Claire Peusens, GSPP Manager ha presentato Good Seed Plant Practice (GSPP), un Sistema per evitare le infezioni di tomato Clavibacter michiganensis (Cmm) su semi e piantine di pomodoro. Giovanna Causarano, R&D Manager del Gruppo Centro Seia, ha illustrato le misure concrete applicate nella gestione dei protocolli di igiene e nella gestione dei rischi in una azienda vivaistica con sedi localizzate in diverse aree.
Il secondo giorno i partecipanti hanno visitato il Centro Sperimentale Rafael Canton di Syngenta in El Eijido, e visto le innovazioni varietali nei portinnesti, le combinazioni vincenti varietà/portinnesto, le attività di ricerca genetica e le modalità di applicazione del protocollo GSPP nei processi di ricerca e produzione seme.
Nel corso della visita, David Morgan, Global Head of Vegetables and Specialties di Syngenta, ha affermato: "I portinnesti sono divenuti elementi chiave per la prevenzione degli stress biotici contro le malattie delle radici e anche per la protezione da stress abiotici causati dagli sbalzi termici e dalla salinità". La tecnica dell'innesto sta contribuendo alla sostenibilità dell'agricoltura in termini di produttività e qualità.
Robert Renwick
"Questo evento ha messo in relazione e creato networking tra gli attori chiave nel business delle giovani piantine di pomodoro. I partecipanti hanno avuto la possibilità di condividere le proprie esperienze dirette e di confrontarsi tra loro con reciproco vantaggio di tutti i partner della filiera di valore del pomodoro", ha affermato Andrea Luca Launeck, EAME Solanacea Portfolio Manager di Syngenta.
"Poiché i portinnesti costituiscono un elemento chiave, dobbiamo sfruttare appieno le potenzialità del nesto selezionato per creare combinazioni vincenti", ha aggiunto Rik Lootens, EAME Solanacea Portfolio Manager and Global Crop Expert di Syngenta.